Vorrei riprovarci! Il coraggio di un cuore ferito
Commento al Vangelo del 8 dicembre 2024
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Il nostro cuore insomma diviene immacolato
con la rigenerazione che ci viene donata,
con gli aiuti che ci sostengono
nella lotta e con la preghiera che eleviamo [a Dio].
E in tal modo non siamo confusi.Sant’Agostino, Discorso 19,7
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
Amore ed errore
Ci sono molti modi di amare, modi che attraversano le diverse stagioni della nostra vita e che spesso convivono nel nostro cuore.
C’è chi ama per essere meno solo o per dare un senso alla propria vita. C’è chi intende l’amore come una conquista, una bandierina in più sul proprio tavolo da monopoli, un luogo in cui ritornare quando se ne ha voglia. C’è chi ama la propria immagine, chi ama un ideale irraggiungibile di sé, chi non riesce ad amare perché non sa fare spazio ad un altro nella sua vita. C’è chi ama facendo il servo, nella convinzione che compiacere e adattarsi sia l’unico modo per essere voluto bene.
In amore si può anche sbagliare. Si può capire male, ci si può distrarre. Il dramma è quando si comincia a nascondersi. Fin quando le cose funzionano in una relazione, nessuno ha paura della propria nudità: «erano nudi e non ne provavano vergogna» (Gen 3,10). Se mi fido di te, non ho timore che tu veda i miei punti deboli. Il problema nasce quando comincio a nascondermi: quando sbaglio, ma non sono più in grado di prendermi le mie responsabilità. Il problema è quando non voglio più vedere la tua nudità: quando mi giro dall’altra parte davanti alle tue debolezze.
Amore immacolato
L’uomo e la donna, nel racconto della Genesi, si nascondono, perché si vergognano di essere guardati da Dio. Non si fidano più. Cosa fa invece l’amore vero davanti alle foglie di fico con cui l’altro maldestramente cerca di coprirsi?
È il primo gesto di misericordia di Dio: «Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì» (Gen 3,21). Vestire qualcuno vuol dire prendersene cura, donargli dignità: ero nudo e mi avete vestito, diventa una delle opere di misericordia!
Umanamente è impensabile prendersi cura di qualcuno che ci ha tradito, deluso, che ha scelto di andarsene.
Questo è l’amore immacolato, cioè l’amore che è senza la macchia dell’io. L’amore immacolato non è l’amore puro, ma l’amore che si sporca con l’umanità dell’altro. L’amore immacolato non è l’amore asettico, l’amore che non prova sentimenti, l’amore che non si commuove o che non dubita. L’amore è immacolato perché non è ripiegato su di sé, è l’amore libero da ogni egoismo. Il cuore immacolato di Maria è quello che si sporca della polvere della strada per andare da Elisabetta. Se avesse voluto mantenere puliti i suoi piedi, sarebbe rimasta chiusa nella casa di Nazareth!
Amore rinnovato
In Maria, Dio rinnova il suo amore per l’umanità. Dice alla sua sposa: ricominciamo da capo. E in Cristo, infatti, la storia sarà ricapitolata! L’immacolata concezione non è solo un privilegio dato a Maria, ma è l’annuncio che Dio fa all’umanità di voler rifare l’alleanza che l’uomo ha spezzato. In Cristo l’alleanza è rinnovata, in Maria l’alleanza è proclamata. In Maria è anticipata perciò quella liberazione che dopo la risurrezione di Cristo si compie in ogni uomo per mezzo del battesimo. Maria è nuova creatura in vista di Cristo, come ogni uomo che viene battezzato in Cristo.
Amore che raggiunge
In Maria, Dio raggiunge l’umanità nelle periferie della storia. A Nazareth, in Galilea, lontano dei luoghi del potere, Dio si incarna nella vita semplice, tra gente anonima, umanamente insignificante. L’amore vero non cerca visibilità. Dio entra nell’ordinarietà della vita di una ragazza. La vita può ricominciare anche quando ci sembra impossibile, anche quando ci sembra sterile: anche Elisabetta, nella sua vecchiaia, quando tutto sembrava perduto, può generare. Sono le vite che consideriamo inutili, quelle da cui Dio sceglie di ripartire. È il sesto mese per Elisabetta, come sesto era stato il giorno della creazione dell’uomo. È un nuovo inizio. Dio rimette a posto quella storia che l’uomo, maldestramente, ha sviato verso il male e la morte.
Leggersi dentro
- Mi sto nascondendo anch’io nelle mie relazioni più significative?
- Quanto spazio trova in me la Parola di Dio?
Per gentile concessione © ♥ Padre Gaetano Piccolo SJ
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