Testimonianza di Erica Diana: un insegnamento senza fine
Ciao Eugenio… ci siamo visti poche volte ma ti ho sempre seguito grazie al lavoro che i tuoi genitori hanno fatto con i social.
Il tuo diario era ed è un appuntamento quotidiano.. ogni volta, soprattutto all’inizio, che avrei voluto chiedere come stavi, Pina e Remigio ci toglievano dall’imbarazzo di chiedere, dalla paura di disturbare o di non beccare il momento giusto ed erano loro a rassicurarci raccontandoci le tue giornate.
Non sai quante volte sono stata tentata di venirti a trovare, ma tu non mi conoscevi e poi è arrivato il covid che ci ha inevitabilmente costretto a rielaborare rapporti umani e vicinanza fisica. Ma la motivazione più profonda che non mi ha portato da te era che mi sentivo inadeguata.
A quasi 40 anni, cosa avrei potuto dire ad un adolescente che mi stava insegnando con il suo esempio, così tanto? Cosa avrei potuto fare o dire per consolare un ragazzino così nobile d’animo e così coraggioso? Sia dal lato umano che da quello spirituale, forse non ero pronta a ricevere tutto ciò che mi avresti dato, tutto quello che la tua sofferenza avrebbe potuto insegnarmi.
Eppure, fino alla fine, sei riuscito ad essere un perfetto maestro di vita, di dignità nella sofferenza e di estrema fiducia nel disegno di Dio, anche a costo della vita. Vedendo come adesso i tuoi adorabili genitori stanno gestendo questo straziante dolore, capisco che tu non potevi essere diverso perché la fede che ti hanno insegnato e l’amore per la vita, hanno prevalso su tutto e tutti.
Ora tu sei in un’altra dimensione, in un mondo Oltre l’Invisibile, un mondo senza sofferenza e senza paura, il mondo che meriti.
Buon viaggio, splendido Angelo e grazie per la tua vita!
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