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Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimo aggiornamento: lunedì 24 Febbraio 2025 by Remigio Ruberto

Leggi e ascolta la fiaba “tante domande” di Gianni Rodari

Ciao amiche ed amici carissimi dalla vostra Francesca Ruberto ♥

Oggi vi leggo “Tante domande” tratta da libro “Favole al telefono” di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni[1] (pronuncia Rodàri, /roˈdari/; Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. È l’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970). (leggi ancora)

Leggiamo insieme

C’era una volta un bambino che faceva tante domande e questo non è certo un male anzi un bene.
Ma alle domande di quel bambino era difficile dare risposta.

Per esempio egli domandava:
Perché i cassetti hanno i tavoli?
La gente lo guardava e magari rispondeva:
I cassetti servono per metterci le posate.

Lo so a che cosa servono i cassetti, ma non so perché i cassetti hanno i tavoli.

La gente crollava il capo e tirava via. Un’altra volta lui domandava:
Perché le code hanno i pesci?
Oppure.
Perché i baffi hanno i gatti?

La gente crollava il capo e se ne andava per i fatti suoi.
Il bambino, crescendo non cessava mai di fare domande. Anche quando diventò un uomo andava intorno a chiedere questo e quello.

Siccome nessuno rispondeva, si ritirò in una casetta in cima alla montagna e tutto il tempo pensava alle domande e le scriveva in un quaderno, poi ci rifletteva per trovare la risposta ma non la trovava.

Per esempio scriveva:
Perché l’ombra ha un pino?
Perché le nuvole non scrivono lettere?

Perché i francobolli non bevono birra? A scrivere tante domande gli veniva il mal di testa ma lui no ci badava, gli venne anche la barba che lui non tagliò.
Anzi si domandava: Perché la barba ha la faccia?
Insomma era un fenomeno.

Quando morì, uno studioso fece delle indagini e scoprì che quel tale fin da piccolo si era abituato a mettere le calze a rovescio e non era mai riuscito a infilarsele dalla parte giusta, e così non aveva mai potuto imparare a fare le domande giuste.

A tanta gente oggi succede come a lui.

Ascoltate la storia

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Tante domande
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Buonanotte e sogni d’oro da Francesca Ruberto ♥


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Eugenio

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