la luce di Eugenio

Tempo di lettura: 1 minuti

Ultimo aggiornamento: giovedì 4 Aprile 2024 by Remigio Ruberto

Ma quanti sono sette mesi senza te

Sono le 7 di sabato 17 ottobre 2020.

Come ogni mattina mi sveglio accanto a te, sempre accanto a te, dal fatidico giorno venerdì 13 settembre 2019.

Sento il tuo respiro affannato, tremolante, discontinuo. Sono giorni che mantieni questo ritmo, quindi mi preoccupo poco. Ma mi preoccupo.

L’ossimetro inizia a dare i numeri al lotto, il misuratore di pressione segnava continuamente errore.

Il mio cervello inizia a fumare; si sveglia anche Giuseppina, a cui chiedo sostegno.

L’Angelo del Signore entra in casa nostra e ci chiede il nostro campione, il nostro amore, il nostro cuore.

Chiamo continuamente il suo nome, urlo sottovoce, grido nell’anima.

Imploro Dio di lasciarmelo un altro pochino: mi risponde che ha bisogno di Eugenio, gli manca il capitano della squadra di basket.

Vola, vola angelo mio. Non ci dimenticare! Saremo sempre insieme, sempre!” gli dico.

Stamattina il cielo è plumbeo su Dragoni (CE)

Ma dentro il nostro cuore brilla sempre la luce.

La tua luce.


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Eugenio

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