Tu hai 0 prodotti nel tuo carrello
Leggiamo ed ascoltiamo la poesia “se” di Rudyard Kipling
Biografia dell’autore
Rudyard Kipling: Il cantore dell’Impero Britannico
Nato a Bombay, in India, nel 1865, Kipling trascorse la sua infanzia in un ambiente multiculturale, assorbendo le tradizioni e le atmosfere dell’India coloniale. Questa esperienza avrebbe profondamente influenzato la sua produzione letteraria, caratterizzata da un’acuta osservazione delle diverse culture e da un vivido realismo.
Formazione e primi lavori
Dopo aver trascorso alcuni anni in Inghilterra, Kipling tornò in India come giornalista, iniziando a pubblicare racconti e poesie che lo fecero rapidamente notare. Le sue prime opere, spesso incentrate sulla vita dei soldati britannici di stanza in India, rivelavano un talento innato per la narrazione e una profonda conoscenza dell’animo umano.
Il successo internazionale e il Premio Nobel
La fama di Kipling raggiunse rapidamente i vertici, grazie a opere come “Il libro della giungla” e “Kim”, che lo consacrarono come uno dei più grandi scrittori della sua generazione. Nel 1907, all’età di soli 41 anni, gli fu assegnato il Premio Nobel per la letteratura, un riconoscimento che sottolineava l’importanza e l’originalità della sua opera.
Temi ricorrenti e stile
La scrittura di Kipling è caratterizzata da un linguaggio semplice e diretto, capace di evocare immagini vivide e di catturare l’attenzione del lettore. I suoi temi principali includono:
- L’impero britannico: Kipling era un convinto sostenitore dell’imperialismo britannico, e molte delle sue opere celebrano i valori e le conquiste dell’Impero. Tuttavia, il suo sguardo era spesso critico e complesso, e non mancavano di riflettere sulle contraddizioni e sulle conseguenze dell’espansionismo coloniale.
- L’Oriente: L’India, con la sua cultura millenaria e le sue tradizioni affascinanti, è una presenza costante nelle opere di Kipling. Lo scrittore ne ammirava la bellezza e la complessità, ma allo stesso tempo ne sottolineava le differenze rispetto alla cultura occidentale.
- L’avventura e l’eroismo: Kipling era un grande appassionato di storie di avventura, e molti dei suoi personaggi sono uomini d’azione, esploratori e soldati, sempre pronti a sfidare se stessi e il destino.
- La natura e gli animali: La natura selvaggia, e in particolare gli animali, sono protagonisti di molte delle sue opere più famose, come “Il libro della giungla”. Kipling era un attento osservatore della natura, e i suoi animali sono dotati di una personalità e di una profondità psicologica sorprendenti.
L’eredità di Kipling
L’opera di Rudyard Kipling ha lasciato un’impronta indelebile sulla letteratura mondiale. Le sue storie, piene di avventura e di emozioni, continuano a essere lette e amate da un pubblico di ogni età. Tuttavia, l’immagine di Kipling è stata spesso controversa, a causa delle sue posizioni politiche e delle sue convinzioni sull’imperialismo.
Alcuni dei suoi lavori più importanti:
- Il libro della giungla e Il secondo libro della giungla: Raccolte di storie che hanno reso immortali personaggi come Mowgli, Bagheera e Baloo.
- Kim: Un romanzo avventuroso ambientato in India, che racconta la storia di un ragazzo indiano che diventa una spia per gli inglesi.
- Capitani coraggiosi: Un romanzo per ragazzi che narra le avventure di un giovane milionario viziato, costretto a lavorare su un peschereccio.
- Barrack-room ballads: Una raccolta di poesie che celebrano la vita dei soldati britannici.
Conclusione
Rudyard Kipling è stato uno scrittore complesso e controverso, ma indubbiamente geniale. La sua capacità di raccontare storie avvincenti e di creare personaggi indimenticabili lo ha reso uno dei più grandi autori della sua generazione. La sua opera, pur riflettendo le ideologie e i pregiudizi di un’epoca passata, continua a suscitare interesse e dibattito, invitandoci a riflettere sulla complessità della condizione umana e sulle relazioni tra culture diverse.
Leggiamo insieme
Se di Rudyard Kipling
Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno una colpa.
Se riuscirai a avere fiducia in te quando tutti ne dubitano,
ma anche a tener conto del dubbio.
Se riuscirai ad aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con la calunnia,
O essendo odiato a non lasciarti prendere dall’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
Se riuscirai a sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se riuscirai a pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
distorta dai furfanti per ingannare gli sciocchi,
o a vedere le cose per cui hai dato la vita, distrutte,
e piegarti a ricostruirle con strumenti ormai logori.
Se riuscirai a fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
e rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
e perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se riuscirai a costringere cuore, nervi e tendini
a servire il tuo traguardo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non resta altro
se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro! ”
Se riuscirai a parlare alla folla e a conservare la tua virtù,
O passeggiare con i Re, senza perdere il senso comune,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se riuscirai a riempire l’inesorabile minuto
Con un istante del valore di sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!
If, Rudyard Kipling (English version)
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you;
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too:
If you can wait and not be tired by waiting,
Or being lied about, don’t deal in lies,
Or being hated, don’t give way to hating,
And yet don’t look too good, nor talk too wise;
If you can dream—and not make dreams your master;
If you can think—and not make thoughts your aim,
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same:
If you can bear to hear the truth you’ve spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build ‘em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss:
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: “Hold on! ”
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings—nor lose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much:
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds’ worth of distance run,
Yours is the Earth and everything that’s in it,
And—which is more—you’ll be a Man, my son!
Ascoltiamo insieme
/
RSS Feed
Aiutaci ad aiutare!
Grazie per aver letto questo articolo, che ti è offerto gratis. Impieghiamo tempo e risorse per donarti tutto questo.
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.
Destina il tuo 5x1000 alla nostra associazione
a te non costa nulla, per noi vale tanto!
Aiutaci ad aiutare piccoli malati oncologici
scrivi: 93118920615
