cappella San Severo, Napoli

Leggi la storia di San Severo di Napoli

Vescovo di Napoli – Patrono di San Severo di Puglia

Severo fu il dodicesimo vescovo di Napoli. Il suo episcopato data dal 364 al 410, e s’inserisce d’autorità nella storia napoletana all’indomani di complesse vicende religiose e civili. Parche sono le notizie sulla vita del santo, ma un’importante testimonianza ne illumina lo spessore umano e religioso: una lettera a lui indirizzata da sant’Ambrogio nel 393.

Anche il pagano Quinto Aurelio Simmaco, prefetto romano, riconosce le qualità di san Severo, come dimostra una sua lettera del 397-8 al console napoletano Decio Albino. A san Severo inoltre, secondo la leggenda, è legato il primo miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro.

L’episcopato severiano è caratterizzato da una forte spinta evangelizzatrice, concretizzatasi nella costruzione di diversi edifici di culto, tra cui la basilica di san Giorgio Maggiore dove, sotto la mensa dell’altare maggiore, sono tuttora conservate le venerande spoglie del santo, sottoposte a ricognizione tra il 1990 ed il 1992.

Il patronato di san Severo sulla città e diocesi omonima è attestato ai primi del Settecento, quasi certamente introdotto da mons. Carlo Francesco Giocoli (vescovo di San Severo dal 1703 al 1716).

Il santo venne, dunque, ad affiancare san Severino con pari rango, finanche precedendolo nelle invocazioni sinodali a causa della corrispondenza col nome della città. Da subito fu istituita una processione in suo onore da farsi il 30 aprile di ogni anno, solennità del protettore.

Una prima reliquia del santo patrono si ottenne nel 1749, dono del duca di Torremaggiore. Un’altra, donata da mons. Bartolomeo Mollo, fu offerta alla venerazione dal 1753. Nel 1834 fu commissionata allo scultore napoletano Arcangelo Testa una mirabile statua di san Severo, che è quella tuttora venerata e portata in processione.

Nel 1945 mons. Francesco Orlando ottiene dalla Sacra Congregazione dei Riti, con decreto dell’8 novembre, il trasferimento della festa del santo – per la sola diocesi di San Severo – dal 30 aprile al 25 settembre.

Nel 1992, su richiesta di mons. Silvio Cesare Bonicelli, il card. Michele Giordano, arcivescovo di Napoli, concede a San Severo alcune reliquie insigni del patrono, portate nella cattedrale nel 1993 e collocate sotto l’altare del santo.

fonte © vangelodelgiorno.org


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