Leggi la storia di San Leonardo Murialdo

Memoria liturgica

La memoria liturgica di S. Leonardo Murialdo non è stata collocata il giorno della sua morte (“dies natalis”: 30 marzo) ma bensì il 18 maggio, per evitare che cadesse troppe volte in periodo di quaresima e quindi non potesse venire celebrata.

Ciò nonostante, il “Martirologio Romano” e molti calendari, collocano la festa il 30 marzo per cui il vostro servitore (gpm) presenta la composizione agiografica nelle due date.

Nascita

Leonardo nasce a Torino il 26 ottobre 1828 in una famiglia benestante che contava ben nove figli. La sofferenza per la mancanza del padre, quando aveva appena 5 anni, gli procurò una grande sensibilità che tramutò, una volta sacerdote, in paternità spirituale per i più giovani.

Nel 1836 Nadino, come veniva chiamato, entrò nel Collegio degli Scolopi di Savona dove frequenta le scuole elementari, medie e superiori ricevendo una formazione umana e religiosa che gli sarà fondamentale per tutta la vita.

Università

Il 6 novembre 1845 si iscrisse alla facoltà teologica dell’Università; l’8 maggio1850, anno in cui  perse anche la madre, consegue la laurea in teologia; il 20 settembre 1851, nella chiesa della Visitazione, viene ordinato sacerdote.

Insegnamento

Nell’ottobre del 1852 inizia l’attività di insegnante di religione, direttore spirituale e confessore delle allieve dell’Istituto delle Fedeli Compagne; il 26 luglio 1857 assume, per incarico di don Bosco, la direzione dell’Oratorio San Luigi a Porta Nuova; il 30 settembre è a Parigi e trascorre un intero anno scolastico nel Seminario di San Sulpizio.

Nell’estate del 1886 visita e studia da vicino i “Patronages” e le “Oeuvres de Jenesse” di Parigi ed alcune opere educative cattoliche e protestanti di Londra; il 13 novembre 1866 rientra a Torino e, con un sì eroico, accetta la direzione del Collegio degli Artigianelli, sull’orlo del crollo economico.

Attività

Il 24 marzo 1867 dà inizio alla Confraternita di San Giuseppe tra gli insegnanti, gli istruttori, gli educatori degli Artigianelli (è il primo passo verso la fondazione della Congregazione dei Giuseppini); il 15 dicembre 1869 invia al governo Lanza – Sella una petizione per una legislazione normativa del lavoro dei fanciulli e delle donne nelle fabbriche; il 29 giugno 1871 fonda l’Unione Operaia Cattolica.

Il 19 marzo 1873 fonda la “Congregazione di San Giuseppe”, istituto ecclesiastico – laico con lo scopo di “educare con la pietà e con l’istruzione culturale e tecnica i giovani poveri, orfani o abbandonati o bisognosi di emendazione”; nel giugno del 1876 dà inizio al giornale “La voce dell’operaio” (è il primo giornale cattolico in Italia per gli operai); nel novembre del 1876 dà avvio a Torino al primo ufficio di collocamento al lavoro per operai disoccupati.

Il 7 aprile 1878 istituisce il “Giardino festivo per gli operai”, oggi chiamato prosaicamente “dopolavoro”; il 15 luglio 1878 dà inizio in Vanchiglia alla Casa-Famiglia per giovani operai (la prima in Italia); nell’ottobre del 1879 propone, nell’ambito delle società operaie e cattoliche, l’istituzione d’una cassa pensioni e previdenza per vecchi inabili e infortunati sul lavoro: si realizzerà nel 1888.

Nel febbraio del 1880 promuove l’“Opera dei catechismi serali per giovani operai” (dieci anni dopo avevano frequentato tali catechismi 14 mila giovani e vent’anni dopo 35 mila); nell’ottobre del 1880 apre la Casa-Famiglia per giovani studenti delle scuole superiori e dell’università; il 21 maggio 1881 apre l’Istituto Educativo San Giuseppe in Volvera per allievi sacerdoti e maestri Giuseppini; il 20 settembre 1881 dà inizio a Rivoli Torinese al Noviziato della Congregazione di San Giuseppe; l’8 agosto 1883 primo passo dei Giuseppini fuori dal Piemonte con la fondazione del Patronato Pio IX di Venezia.

Il 1º gennaio 1884 fonda il bollettino “La buona stampa” che dirige, ed i comitati femminili per la buona stampa; nel giugno del 1884 istituisce i primi “Comitati elettorali operai cattolici”; il 6 ottobre 1889 apre il Patronato Sacra Famiglia a Oderzo (Treviso), che sarà dopo qualche anno il Collegio Brandolini Rota; il 30 settembre 1890 apre a Vicenza il Patronato Leone XIII e scrive il suo testamento spirituale che arricchisce negli anni successivi; il 16 novembre 1891 la Congregazione del Murialdo prende la direzione del Patronato San Giuseppe di Bassano del Grappa (Vicenza).

Guarigione

Il 24 aprile 1893, dopo grave e lunga malattia guarisce miracolosamente per intercessione di don Bosco; il 15 ottobre 1897 un grave disastro economico minaccia il Collegio degli Artigianelli; il 18 marzo 1899 un cospicuo legato, lasciato dal conte Alessandro Roero di Guarene, pone fine alla croce dei debiti che pesava sulle spalle del Murialdo fin dal 1866; il 17 luglio 1899 apre a Modena l’Istituto Sacro Cuore.

Un’attività intensa come quella del Murialdo trovava forza nella preghiera e nella consapevolezza di essere amati da Dio. Scrisse: “l’uomo che prega è il più potente del mondo”,“la preghiera è l’anima e la forza dell’uomo. Sia fatta con umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene, cioè con il cuore”.

Fu grande devoto della Madonna: “Maria, Madre nostra, è la più amante, la più affettuosa delle madri. È madre di Dio, quindi ottiene tutto. È madre nostra, quindi non ci nega niente. È madre di misericordia: gettiamoci nelle sue braccia”.

Morte

Il 19 marzo 1900 è la festa di San Giuseppe. Il Murialdo non si regge in piedi ed è molto affaticato e stanco. Nel pomeriggio del 24 marzo si alza per scrivere una lettera di conforto ad un ex allievo ed è costretto a ritornare a letto; muore santamente il 30 marzo 1900, rimpianto da tutti.

Il 3 novembre 1963 Leonardo Murialdo è stato innalzato agli onori dell’altare dal Beato Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978) e proclamato santo, dallo stesso Papa, il 3 maggio 1970.

Significato del nome Leonardo: “forte come leone, valoroso” (latino e tedesco).

Per approfondimenti: S. Leonardo Murialdo  

San Leonardo Murialdo
Dipinto da © Pietro Favaro, San Leonardo Murialdo e il suo apostolato fra i giovani, tela, 1963 (chiesa Corpus Domini, Montecatini)

Ultimo aggiornamento il 16 Maggio 2024 by Remigio Ruberto


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