La storia di San Giovanni Paolo II
Considerata la straordinarietà di questi Sommi Pontefici nell’offrire al clero e ai fedeli un singolare modello di virtù e nel promuovere la vita in Cristo, tenendo conto delle innumerevoli richieste da ogni parte del mondo, il Santo Padre Francesco, facendo suoi gli unanimi desideri del popolo di Dio, ha dato disposizione che le celebrazioni di S. Giovanni XXIII, papa, e di S. Giovanni Paolo II, papa, siano iscritte nel Calendario Romano generale, la prima l’11, la seconda il 22 ottobre, con il grado di memoria facoltativa.
(Città del Vaticano, 11 Settembre 2014 – Zenit.org)
« Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! »
Queste parole memorabili, pronunciate il 22 ottobre (data scelta per la memoria liturgica) 1978 nell’omelia per l’inizio del pontificato (per leggere la >>> Omelia inizio del pontificato e (o) video ascoltarla Omelia inizio pontificato di Giovanni Paolo II), sono ormai scolpite nei cuori di tutti i cristiani e degli uomini di buona volontà del mondo intero.
Quello che il neoeletto Papa chiedeva a tutti, egli stesso lo ha fatto per primo: ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante, che gli veniva da Dio, una tendenza che poteva sembrare irreversibile.
Giovanni Paolo II, al secolo, Karol Józef Wojtyła, nasce a Wadowice, città a 50 km da Kraków (Polonia), il 18 maggio 1920. Era l’ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929.
Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. La sorella, Olga, era morta prima che lui nascesse.
Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa parrocchiale di Wadowice dal sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia.
Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania.
A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del “Teatro Rapsodico”, anch’esso clandestino.
Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946, per le mani dell’Arcivescovo Sapieha.
Successivamente fu inviato a Roma, dove, sotto la guida del domenicano francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia, con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce (Doctrina de fide apud Sanctum Ioannem a Cruce).
In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.
Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici.
Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi: “Valutazione della possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler“. Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Il 4 luglio 1958, il Venerabile Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak.
Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia dal Beato Paolo VI, che lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro illa vice a Titolo Presbiterale.
Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato.
I Cardinali, riuniti in Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978. Prese il nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni.
Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta all’umanità intera.
– I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104.
– In Italia ha compiuto 146 visite pastorali.
– Come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie (su un totale di 333).
Più di ogni Predecessore ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili delle Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì (1166 nel corso del Pontificato) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo.
Numerose anche le personalità governative ricevute in udienza:
– 38 visite ufficiali;
– 738 udienze o incontri con Capi di Stato;
– 246 udienze e incontri con Primi Ministri.
Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù. Le 19 edizioni della GMG che si sono tenute nel corso del suo Pontificato hanno visto riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo.
Allo stesso modo la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli Incontri mondiali delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994.
Giovanni Paolo II ha promosso con successo il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati delle altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di Preghiera per la Pace, specialmente in Assisi.
Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata al terzo millennio e ha celebrato il Grande Giubileo del 2000, secondo le linee indicate con la Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente. Essa poi si è affacciata al nuovo evo, ricevendone indicazioni nella Lettera apostolica Novo Millennio Ineunte, nella quale si mostrava ai fedeli il cammino del tempo futuro.
Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso il rinnovamento spirituale della Chiesa.
Ha dato un impulso straordinario alle canonizzazioni e beatificazioni, per mostrare innumerevoli esempi della santità di oggi, che fossero di incitamento agli uomini del nostro tempo. Ha celebrato
– 147 cerimonie di beatificazione e proclamato 1338 beati;
– 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi.
Ha proclamato Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino.
Ha notevolmente allargato il Collegio dei Cardinali, creandone 231 in 9 Concistori (più 1 in pectore, che però non è stato pubblicato prima della sua morte). Ha convocato anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio.
Ha presieduto 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi:
– 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990, 1994 e 2001),
– 1 assemblea generale straordinaria (1985),
– 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999).
Tra i suoi documenti principali si annoverano :
– 14 Lettere encicliche,
– 15 Esortazioni apostoliche,
– 11 Costituzioni apostoliche,
– 45 Lettere apostoliche.
Ha promulgato il Catechismo della Chiesa cattolica, alla luce della Tradizione, autorevolmente interpretata dal Concilio Vaticano II. Ha riformato i Codici di diritto Canonico Occidentale e Orientale, ha creato nuove Istituzioni e riordinato la Curia Romana.
A Papa Giovanni Paolo II, come privato Dottore, si ascrivono anche 5 libri :
1. “Varcare la soglia della speranza” (ottobre 1994);
2. “Dono e mistero“: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio” (novembre 1996);
3. “Trittico romano“, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003);
4. “Alzatevi, andiamo!” (maggio 2004);
5. “Memoria e Identità” (febbraio 2005).
Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2 aprile 2005, alle ore 21.37, mentre volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia.
Da quella sera e fino all’8 aprile, quando hanno avuto luogo le Esequie del defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono confluiti a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per poter accedere alla Basilica di San Pietro (>>> l’ultimo saluto).
Il 28 aprile successivo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II.
La Causa è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Card. Camillo Ruini, Vicario Generale per la diocesi di Roma. Il 2 aprile 2007, a due anni dalla morte, nella Bas. di S. Giovanni in Laterano, lo stesso cardinale ha dichiarato conclusa la prima fase diocesana del processo di beatificazione, consegnando le risultanze alla Congregazione per le Cause de Santi.
Al 1° aprile 2009, le segnalazioni di presunti miracoli al vaglio della Congregazione per le Cause de Santi erano 251.
Il 19 dicembre 2009, con un decreto, che ne attesta le virtù eroiche, è stato proclamato venerabile
Il 14 gennaio 2011 Benedetto XVI ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo all’intercessione di Papa Giovanni Paolo II.
Secondo quanto riportato dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si tratta della guarigione dal morbo di Parkinson (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre, avvenuta la sera de 2 giugno 2005.
La cerimonia di beatificazione ha avuto luogo in Piazza S. Pietro il 1° maggio 2011, Domenica della Divina Misericordia (festa istituita dallo stesso Giovanni Paolo II, all’occasione della canonizzazione di Suor Faustina Kowalska, il 30 aprile 2000).
Durante questo evento, trasmesso in mondovisione, oltre un milione e mezzo di fedeli, provenienti da tutto il mondo, ha affollato la piazza e tutte le strade circostanti. Circa 90 sono state le delegazioni internazionali che hanno presenziato alla cerimonia.
« Auctoritate Nostra Apostolica facultates facimus ut Venerabilis Servus Dei Ioannes Paulus II, papa, Beati nomine in posterum appelletur… » (video >>> Benedetto XVI proclama ‘beato’ Papa Giovanni Paolo II).
Con questa formula, Papa Giovanni Paolo II è stato beatificato da Benedetto XVI che nel corso dell’omelia, ha detto:
« Con la sua testimonianza di fede, di amore e di coraggio apostolico, accompagnata da una grande carica umana, questo esemplare figlio della Nazione polacca ha aiutato i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo. In una parola: ci ha aiutato a non avere paura della verità, perché la verità è garanzia della libertà.
Ancora più in sintesi: ci ha ridato la forza di credere in Cristo, perché Cristo è Redemptor hominis, Redentore dell’uomo: il tema della sua prima Enciclica e il filo conduttore di tutte le altre.»
E ha concluso, visibilmente commosso, in questi termini :
« E poi la sua testimonianza nella sofferenza: il Signore lo ha spogliato pian piano di tutto, ma egli è rimasto sempre una “roccia”, come Cristo lo ha voluto.
La sua profonda umiltà, radicata nell’intima unione con Cristo, gli ha permesso di continuare a guidare la Chiesa e a dare al mondo un messaggio ancora più eloquente proprio nel tempo in cui le forze fisiche gli venivano meno. Così egli ha realizzato in modo straordinario la vocazione di ogni sacerdote e vescovo: diventare un tutt’uno con quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nella Chiesa.
Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II, perché hai creduto! Continua – ti preghiamo – a sostenere dal Cielo la fede del Popolo di Dio. Tante volte ci hai benedetto in questa Piazza dal Palazzo! Oggi, ti preghiamo: Santo Padre ci benedica! Amen.»
Il giorno 27 aprile 2014 Sua Santità Papa Francesco ha proclamato Santi i suoi predecessori Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Un momento di gioia e di preghiera per gli 800.000 e più fedeli che da tutto il mondo hanno affluito in piazza San Pietro, ma anche l’inizio di un viaggio eterno nella gloria della Chiesa Cattolica.
Per maggiori approfondimenti (documenti e video):
Canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II …
fonte © vangelodelgiorno.org
Karol Józef Wojtyła nasce a Wadowice, in Polonia, nel 1920.
La sua famiglia e la sua infanzia sono segnate da diversi lutti. Nel 1939, quando la Germania nazista invade la Polonia, il Terzo Reich chiude l’università Jagellonica di Cracovia che stava frequentando, così il giovane Karol inizia a lavorare prima in una cava e poi nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania.
Dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequenta i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo Adam Stefan Sapieha.
Pastore in una Polonia finalmente libera
Finita la guerra, Karol può continuare i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia e alla Facoltà di Teologia dell’Università Jagellonica, fino alla sua ordinazione sacerdotale, nel 1946.
Nel 1948 gli viene assegnato il suo primo incarico, in Polonia: coadiutore nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, poi in quella di San Floriano, in città.
È cappellano degli universitari fino al 1951, e in seguito insegnerà Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Il 13 gennaio 1964 viene nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo crea Cardinale tre anni dopo. Subito dopo partecipa al Concilio Vaticano II dove dà un contributo importante all’elaborazione della costituzione Gaudium et spes.
Primo polacco sul Soglio di Pietro
Con la prematura scomparsa di Giovanni Paolo I, contro ogni previsione Karol Wojtyła viene eletto Papa il 16 ottobre 1978.
È il primo Papa non italiano dopo 455 anni – dai tempi di Adriano VI – il primo polacco della storia e anche il primo Pontefice proveniente da un Paese di lingua slava.
Il suo Pontificato inizia subito a collezionare primati: i suoi viaggi apostolici nel mondo, espressione della costante sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le Chiese, sono stati 104; aiutato dalle 11 lingue che conosceva, Giovanni Paolo II ha sempre lavorato per costruire ponti di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell’Ecumenismo, il vero faro da cui si è fatto guidare per tutto il suo lungo Pontificato.
In Italia, infine, le visite pastorali sono state 146 e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle attuali 332 parrocchie romane.
Un ministero davvero universale
La sua sollecitudine di pastore trova espressione, inoltre, nell’erezione di numerose diocesi e circoscrizioni ecclesiastiche, nella promulgazione dei Codici di Diritto Canonico latino e delle Chiese Orientali, del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Proponendo al Popolo di Dio momenti di particolare intensità spirituale, indice l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia nonché il Grande Giubileo del 2000.
Avvicina le nuove generazioni indicendo la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù che prende le mosse da quel primo incontro a Roma il 31 marzo del 1985 e che da allora in poi si celebrerà ogni due anni in una città diversa del mondo scelta dal Papa, acquistando via via sempre maggiore importanza.
Nessun Papa, poi, ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose e i milioni di fedeli cui ha stretto la mano e dato una carezza nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo.
L’attentato in piazza San Pietro
Giovanni Paolo II ha anche subito un grave attentato in piazza San Pietro il 13 maggio 1981 quando, appena uscito tra la folla riunita per l’udienza, viene ferito da un colpo di pistola.
Dopo una lunga degenza in ospedale, perdona il suo attentatore, il turco Ali Agca, e va a trovarlo in carcere, dove hanno un lungo colloquio.
Rendendo grazie di essere stato salvato dalla mano materna della Madre di Dio, il Papa fa poi incastonare il proiettile dal quale è stato colpito nella corona della statua della Madonna di Fatima, ricordando anche che l’attentato era avvenuto proprio il giorno in cui ne ricorreva la festa.
Consapevole di aver ricevuto una nuova vita, dopo allora Giovanni Paolo II intensifica i suoi impegni pastorali con eroica generosità.
Documenti e testi
Il Papa nel suo lungo Pontificato ha anche firmato diversi documenti entrati poi nel Magistero della Chiesa. Tra i principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. Tra queste ricordiamo due encicliche sul tema del lavoro e della dottrina sociale come la Laborem Exercens del 1981 e la Centesimus Annus del 1991, nel centenario della Rerum Novarum di Leone XIII.
Si ricorda poi anche la Costituzione apostolica Pastor Bonus del 1988 in cui stabilisce l’organizzazione della Curia Romana e i compiti dei vari dicasteri.
A Papa Giovanni Paolo II si attribuiscono anche 5 libri: Varcare la soglia della speranza (ottobre 1994); Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio (novembre 1996); Trittico romano, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); Alzatevi, andiamo! (maggio 2004) e Memoria e Identità (febbraio 2005).
La morte e il culto
Giovanni Paolo II muore a Roma, nel Palazzo Apostolico Vaticano, sabato 2 aprile 2005, alle ore 21.37, nella vigilia della Domenica in Albis o della Divina Misericordia, da lui istituita.
Il suo Pontificato è stato il terzo più lungo della storia, dopo quello di Pietro e quello di Pio IX.
I solenni funerali in Piazza San Pietro vengono celebrati l’8 aprile con un’affluenza incredibile di persone. Beatificato nel 2011 dal suo immediato successore Benedetto XVI, il 27 aprile 2014 viene canonizzato da Papa Francesco.
Questa è una preghiera che Giovanni Paolo II aveva imparato da piccolo e recitava ogni giorno:
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
fonte © Vatican News – Dicasterium pro Communicatione
Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2024 by Remigio Ruberto
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