San Francesco: restaci vicino!
Sommario
Lo stiamo pregando tanto, tantissimo.
Francesca è crollata alle 1.30, io col telefonino in mano dormivo 5 minuti e mi svegliavo.
Ospedale Santa Maria della Misericordia
Il camper è parcheggiato nel parcheggio dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Ospedale tracolmo di pazienti, Eugenio è sistemato in una cameretta di fortuna, ma molto pulita e ben organizzata.
La dottoressa che ha preso in carico iron-man è in contatto con OPBG dove in giornata potrebbe essere trasferito in ambulanza.
Sedato
Adesso è sedato, lasix e keppra, dorme sereno, con un mostro che gli vaga in corpo.
Lo guardo, e il mio amore cresce ad ogni mio sguardo.
Anche il mio dolore.
10.40: fittissimo scambio di telefonate tra me, la dottoressa Cacchione del OPBG, i dottori di qui.
Di comune accordo Eugenio resterà in osservazione fino a lunedì.
Speriamo torni Eugenio di prima.
Potrebbe non essere così. Fino a lunedì vedremo, e preghiamo che il miracolo accada.
11.30: durante la visita del primario Dr. Maurizio Caniglia, Eugenio ha risposto correttamente, e con pochi tentennamenti, ad alcune domande di rito, come nome e cognome e luogo di residenza.
Buon segno?
Il reparto di oncoematologia è ottimo, funzionale e funzionante. I medici passano con frequenza di mezz’ora, talvolta anche meno. Il corpo infermieristico è gentile, gentilissimo e garbato nei modi e nel parlare.
Francesca rimane nella ludoteca, dedicata ai giochi, al disegno, allo svago, che si trova proprio prima dell’ingresso al reparto dove si trova Eugenio.
Mentre Eugenio dorme ancora, immerso nel suo mondo dorato.
Eugenio ogni tanto mi sorride. Gli ho chiesto, ed ottenuto, anche un bacio 😘 💋
La dottoressa, Maria Speranza Massei, la neurologa appena passata in visita, si è scusata per non aver dato un camera adeguata e comoda per Eugenio, poiché visto il reparto al completo, gli hanno assegnato una camera momentanea, comunque pulita ed ordinata. Ma dove siamo qui: un’altra Italia? No, perché noi siamo abituati ad altri tipi di “delicatezze”
15.12: ha aperto gli occhioni, gli ho chiesto di stringermi la mano, me l’ha stretta forte! Forte mi batteva il ❤ cuore ❤
Eugenio deve fare l’elettroencefalogramma.
Un infermiere lo viene a prendere: il tragitto fino alla stanza d’esame è lungo, ed io l’accompagno
Elettroencefalogramma
Entriamo: inizia l’esame dell’elettroencefalogramma.
Alle 16.30 ha finito l’elettroencefalogramma.
Tornando mi colpisce una barella dedicata ai più piccoli.
Alle 18 ci assegnano la camera definitiva in reparto: la numero 5
Bella, singola, colorata, ariosa, con un bagno monumentale. 5 stelle!
Arriva la cena: oltre al brodino, decisamente immangiabile, c’è però una ottima frittata con contorno di fagiolini
20.30: ha mangiato un pezzettino microscopico di frittata, e bevuto un sorso d’acqua.
Fuori c’è un tempaccio: piove a dirotto! Decidiamo di comune accordo che stasera dormono in camper Giuseppina e Francesca. Potrebbe essere una buona idee che le ragazze vanno a mangiare una pizza da qualche parte vicino l’ospedale.
Giuseppina mi chiama dal camper: le pizzerie sono lontane, piove a dirotto. Cambiano rotta: chiamano la pizzeria e si fanno portare le pizze direttamente in camper!
Ed ora, buonanotte a tutti!
Le ragazze in camper si preparano per la notte
Ultimo aggiornamento il 11 Novembre 2023 by Remigio Ruberto
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