Perché soffre un bambino? Sabato, 23 novembre 2019
Sommario
Tutti a nanna
Dopo aver visto circa un’oretta della trasmissione su Rai1 “tale e quale show“, Eugenio stanchissimo, siamo andati tutti a nanna.
Eugenio ha sempre le mani fredde, gelide, emaciate, giallo pallido.
E’ stata una settimana pesante, soprattutto per Eugenio, fatta di auto, chilometri (682Km solo questa settimana, e 812 la scorsa), GRA, tangenziali, traffico (tantissimo), sali, scendi, spoglia, vesti, bagno, letto.
E terapia, radiazioni, odore d’ospedale, muri d’ospedale, malati, malattie.
Samuel, con cui condividiamo l’acquario e relativo letto “abbronzante” a 5 anni e 1/2 è un veterano di questo tipo di vita. Con 18 cicatrici di “guerra”
Papa Francesco
E come dice Papa Francesco: “Mi viene in mente quella domanda, a cui è difficile trovare risposta, del grande Dostoevskij: “Perché soffrono i bambini?”.
Sempre avere viva questa domanda: perché soffre un bambino?
Non c’è risposta: soltanto il servizio al bambino sofferente e lo sguardo al Padre di tutti, perché faccia qualcosa.” (fonte)
Leggi anche l’articolo sull’udienza nell’Aula Paolo VI, con gli oltre 6 mila rappresentanti delle diverse sedi dell’ospedale insieme a pazienti e familiari: leggi qui e vedi foto e video qui
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