Riconoscere la sua presenza
commento di Lc 19,41-44, a cura di Mounira Abdelhamid Serra
Pure se mi vedi poco, tu mi hai capito
Madame e Sfera Ebbasta
e pure se ti vedo poco, tutto ho capito,
a furia di cercarti per il mondo
l’ho conosciuto a fondo e l’ho dato a te.
Entro nel testo (Lc 19,41-44)
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Mi lascio ispirare
A quanto pare oggi siamo chiamati a comprendere, perché quello che manca, per rendere la relazione piena e autentica, è proprio la comprensione – o quanto meno l’intenzione di comprendere, il desiderio acceso di farlo.
«Se avessi», «in questo giorno», «verranno»… Siamo ancora in tempo!
Sappiamo attraverso la sua parola che non avere la volontà di aprirsi alla comprensione di noi stessi e degli altri, del punto in cui siamo, equivale a non concederci quella possibilità di perdono e di pace che solo il Signore può offrirci e che solo attraverso il suo amore per noi possiamo dispensare.
Riconoscere la sua presenza è la chiave ed è questo il tempo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali miei ricordi, emozioni, pensieri è presente l’amore misericordioso del Padre?
Come posso manifestare questa presenza oggi?
Quale aspetto della mia vita non sto condividendo interiormente con Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
fonte © GET UP AND WALK
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