Leggiamo ed ascoltiamo la poesia “quando tu mi hai scelto” di Pedro Salinas
Biografia dell’autore
Pedro Salinas: un poeta dell’amore e dell’intelletto
Pedro Salinas, nato a Madrid nel 1891 e scomparso a Boston nel 1951, è una figura di spicco della Generazione del ’27, un gruppo di poeti spagnoli che si distinse per la sua originalità e il suo rinnovamento della tradizione poetica spagnola.
Un poeta-professore
Salinas era non solo un poeta di grande talento, ma anche un acuto critico letterario e un professore universitario. Questa doppia veste si rifletteva nella sua poesia, caratterizzata da una grande profondità intellettuale e da una rigorosa costruzione formale.
L’amore come tema centrale
Uno dei temi ricorrenti nella poesia di Salinas è l’amore, inteso come un’esperienza totalizzante e complessa, che investe l’individuo nella sua interezza. L’amore per Salinas non è solo un sentimento passionale, ma anche una ricerca intellettuale e una riflessione sulla condizione umana.
La raccolta “La voz a ti debida”
La sua opera più celebre è la raccolta di poesie “La voz a ti debida”, pubblicata nel 1933, considerata un capolavoro della lirica spagnola del Novecento. In quest’opera, Salinas celebra l’amore per una donna, ma al tempo stesso riflette sulla natura del linguaggio, sulla comunicazione e sulla possibilità di esprimere pienamente i propri sentimenti.
Un poeta dell’esilio
Con lo scoppio della Guerra Civile Spagnola, Salinas fu costretto all’esilio e visse negli Stati Uniti, dove continuò a insegnare e a scrivere. L’esperienza dell’esilio segnò profondamente la sua poesia, conferendole un tono più malinconico e riflessivo.
Caratteristiche della sua poesia:
- Linguaggio preciso e raffinato: Salinas utilizza un linguaggio ricco di sfumature e di allusioni, creando un’atmosfera di grande intensità emotiva.
- Struttura formale complessa: Le sue poesie sono caratterizzate da una struttura rigorosa, che si basa su un uso sapiente della metrica e della rima.
- Temi universali: Oltre all’amore, Salinas affronta temi come il tempo, la morte, la solitudine e il senso della vita.
Perché leggere Salinas?
Leggere Salinas significa immergersi in una poesia profonda e raffinata, che invita alla riflessione e all’emozione. La sua capacità di coniugare l’intelletto con il sentimento lo rende un autore ancora oggi molto attuale.
Leggiamo insieme
Quando tu mi hai scelto
– fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
– a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.
Cuando tú me elegiste, Pedro Salinas
Cuando tú me elegiste
-el amor eligió-
salí del gran anónimo
de todos, de la nada.
Hasta entonces
nunca era yo más alto
que las sierras del mundo.
Nunca bajé más hondo
de las profundidades
máximas señaladas
en las cartas marinas.
Y mi alegría estaba
triste, como lo están
esos relojes chicos,
sin brazo en que ceñirse
y sin cuerda, parados.
Pero al decirme: “tú”
a mí, sí, a mí, entre todos-,
más alto ya que estrellas
o corales estuve.
Y mi gozo
se echó a rodar, prendido
a tu ser, en tu pulso.
Posesión tú me dabas
de mí, al dárteme tú.
Viví, vivo. ¿Hasta cuándo?
Sé que te volverás
atrás. Cuando te vayas
retornaré a ese sordo
mundo, sin diferencias,
del gramo, de la gota,
en el agua, en el peso.
Uno más seré yo
al tenerte de menos.
Y perderé mi nombre,
mi edad, mis señas, todo
perdido en mí, de mí.
Vuelto al osario inmenso
de los que no se han muerto
y ya no tienen nada
que morirse en la vida.
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