Da padre a padre: prenditi cura dei tuoi figli
Sommario
Un amico carissimo, fraterno, si è fatto carico della malattia di Eugenio, come fosse figlio suo, il quarto.
I nostri figli, coetanei, sono andati nella stessa scuola, hanno giocato insieme a basket, hanno diviso il pane, la palla a spicchi, il sudore, le lacrime, le gioie, le passioni.
Ha inviato tutta la documentazione, piuttosto voluminosa, tradotta in maniera certosina da un’altra cara amica, ad una famosa clinica privata tedesca, sperando che oltralpe potessero fare meglio, di più. Anche a pagamento.
La risposta è stata negativa: il “glioma diffuso della linea mediana, H3K27M, iperespressione p53, IDH1 neg, ATRX mutato (grado IV WHO)” è troppo cattivo, è il più cattivo, non guarda in faccia a niente e nessuno, neanche ai tedeschi.
Ma noi dalla nostra parte abbiamo due armi, potentissime: l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, uno dei migliori ospedali pediatrici al mondo, e Gesù.
Sussurro e abbraccio
Stringendoci forte, più forte di un abbraccio tra fratelli, gli ho sussurrato: “prenditi cura dei tuoi figli“
Lacrime agli occhi, ci siamo salutati in silenzio.
Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2023 by Remigio Ruberto
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