Leggi e ascolta la nostra preghierina del 9 giugno 2022
Pregare è un modo per restare in contatto con l’eternità.
Pregare non vuol dire soltanto imporre le mani giunte ed iniziare litanie supplichevoli o interi capitoli di invocazioni religiose imparate a memorie e recitate a 78 giri, al fine di completare al più presto l’operazione e sentirsi lavato dai peccati e beato dalla consolazione divina.
La preghiera deve essere un momento, “il momento” della nostra giornata dedicata alla nostra introspezione. Deve essere il periodo che dedichiamo alla nostra anima. Deve essere il momento più importante della nostra vita quotidiana con cui ringraziamo Dio per avercela donata.
E’ il momento in cui fermiamo il nostro orologio biologico ed attiviamo l’infinito momento sublime in cui ci mettiamo in contatto con il Signore, ascoltiamo le Sue parole, permettiamo alla Sua voce di penetrare nel nostro essere ed aprire così il nostro cuore alla Sua volontà, collegandoci infine con il mondo circostante.
Nel silenzio possiamo ascoltare la Sua voce; nel buio possiamo vedere la Sua Luce; nella profondità del nostro cuore possiamo scorgere le Sue parole; nella sensibilità del nostro tatto possiamo sentire la dolcezza del suo abbraccio.
La preghiera di ringraziamento comincia dal riconoscere che siamo stati pensati prima che imparassimo a pensare; siamo stati amati prima che imparassimo ad amare. Se guardiamo la vita così, allora il “grazie” diventa il filo conduttore delle nostre giornate.
Papa Francesco via Twitter il 30 dicembre 2020
Preghiamo insieme:
Stanotte ti sogniamo così, dolcissimo angelo alato e vestito di bianco, con i lacci fluorescenti:
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