Leggi e ascolta la nostra preghierina del 9 aprile 2024
Google, mi fai male!
Lo so che vuoi farmi un gentilezza, una carezza per rendere il mio dolore più accettabile. Ti ringrazio caro Google, ma adesso sto passando un periodo, che non credo guarirà mai, che adesso vedere le foto di Eugenio mi provoca un vuoto, un buco nello stomaco, un vortice nell’anima.
Ed eccolo: il suo sorriso!
E si infiamma la mia anima, sento il sapore dei suoi baci, l’odore della sua pelle, il profumo d’amore che mai mi abbandonerà!
E torno a rispirare, a vivere, fino al momento in cui ti abbraccerò.
Nella notte, lasciarsi illuminare
commento al Vangelo di oggi di Gv 3,7-15, a cura di Marco Ruggiero
Nascere non basta.
Pablo Neruda
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Entro nel testo (Gv 3,7-15)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».
Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Mi lascio ispirare
Nicodemo va da Gesù per avere una sua esperienza diretta; va di notte per incontrare la luce, tuttavia non si lascia subito illuminare. Occorreranno altri passaggi, narrati nel Vangelo di Giovanni, fino alla morte e sepoltura di Gesù, affinché questo personaggio diventi un cristiano maturo che accoglie senza riserve il Signore nella propria vita. È il cammino di ciascuno di noi e della nostra capacità di lasciarci amare da Dio.
Tutta la discussione fra i due si concentra sulla parola greca anôthen, la quale può significare “di nuovo” o anche “dall’alto”. Gesù invita Nicodemo a sperimentare la sua presenza salvifica entrando in comunione vitale con la sua persona accettando con fede la necessità di rinascere di nuovo, ma nello Spirito (dall’alto), per vedere il Regno di Dio. Nicodemo, in quanto fariseo, pensava che la salvezza consistesse solo nell’osservare la Legge. Gesù invita Nicodemo – e invita noi oggi – a qualcosa di più: la nuova nascita consiste nell’interiorizzazione della sua Parola mediante lo Spirito che suscita la fede e ci fa aderire a Gesù.
Guardando la croce siamo chiamati a mettere nelle mani del Signore tutte le nostre fatiche, le nostre difficoltà, insieme alle gioie e alle speranze perché lui possa convertire la nostra vita. Come gli ebrei guardando il serpente innalzato nel deserto erano posti faccia a faccia con il proprio peccato, così oggi il Signore vuole portare il nostro peccato con sé sulla croce. Ci invita a salire anche noi sulla croce per attraversare con lui la nostra morte e rivestirci di luce, bellezza e pace. Solo così potremo avere uno sguardo nuovo su noi stessi per acquisire una nuova prospettiva di vita.
Preghiera della buonanotte
Signore il mio cuore è tuo.
Entra in esso.
Dimora con la tua presenza.
Confortalo con la tua pace.
Convertilo con la tua grazia.
Un altro giorno è terminato.
Grazie per i tuoi benefici.
Domani sorgerà di nuovo la luce
e se tu vorrai, i miei occhi si apriranno al nuovo giorno.
Con te Signore, oggi, domani, sempre.
Amen.
(Preghiera composta da Don Francesco Cristofaro)
Buona serata e santa notte ❤️ 🙏🏻
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