La pioggia cadeva fitta, ma non ci ha spaventato.
Avevamo bisogno di vederti, di sentirti, di parlare con te.
Così, sfidando le condizioni avverse del tempo, siamo venuti a casetta tua.
Un’ape laboriosa ci ha accolto.
Così, attenti al suo lavoro incessante, ci siamo persi nel suo ronzio.
Ed abbiamo pensato a te, con il nostro cuore.
Tornando a casa ci siamo dedicati alla nostra preghiera, che adesso condividiamo con tutte le nostre amiche ed amici:
Mentre preghiamo il pensiero torna all’alba di questa mattina:
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