Leggi ed ascolta la nostra umile preghierina del 5 maggio 2024
Grazie padre Gaetano Piccolo SJ per averci concesso il privilegio di diffondere le tue parole e i tuoi scritti anche sul nostro diario: nostro perché come tu mi scrivesti “le parole al Signore sono di tutti“, e così anche il diario di Eugenio è di tutti.
Leggiamo insieme il commento al Vangelo di oggi:
Ringraziamo di cuore la dottoressa Francesca Lombardo, veterinaria di Lussy, che prontamente, anche oggi che è domenica, si è messa a nostra disposizione dandoci una consulenza on the fly sulla crisi epilettica (a noi è parsa tale) che proprio la nostra beagle ha accusato questo pomeriggio.
Intorno alle 17.30 Lussy è scesa dalla sua poltrona, ha divaricato incoscientemente le zampe posteriori, si è accasciata su un lato ed ha iniziato a tremare. Giuseppina mi ha chiamato prontamente, sono intervenuto per tranquillizzare sia Giuseppina che Francesca mia figlia sul posto, ho notato che Lussy aveva portato le quattro zampe parallelamente in alto. Cattivo segnale.
Le pupille dilatate mi hanno fatto pensare subito ad una crisi epilettica, ma proprio perché non sono un medico veterinario, ho telefonato prontamente alla dr.ssa Lombardo per un consulto.
Dopo circa 15 minuti si è tranquillizzata ed ha cercato un giaciglio fra le nostre gambe: l’abbiamo stretta forte a noi, la nostra bimba pelosa.
Lussy ha pianto: le ho asciugato il perimetro oculare bagnato, ed una lacrima usciva ancora dai suoi occhi.
Gli animali, quelli che noi chiamiamo tali, hanno una sensibilità 10 forse 100 volte più spiccata della nostra: forse ha notato che oggi abbiamo dedicato più attenzioni alle sue cucciole, forse avrà sentito il distacco di due sue bimbe che sono state adottate, forse, forse forse…
Il Signore ha voluto che Lussy sia tranquilla ancora in casa Ruberto, con due genitori, una sorellina ed un fratellino che la protegge dall’alto dei cieli.
Una scelta decisiva
commento al Vangelo di oggi di Gv 15,9-17, a cura di Fabrizio Barbieri
Molte sono le vie ma una sola quella che conduce alla verità.
Franco Battiato
Finché non saremo liberi torneremo ancora.
Entro nel testo (Gv 15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Mi lascio ispirare
Ciò che colpisce oggi è quante volte compare la parola “amore”. Tutto dipende dalla nostra capacità di amare. Camminare su questa terra rinunciando all’amore significa buttare via l’unica occasione che abbiamo di conoscere Dio. A prima vista può sembrare facile, ma questo comandamento, nella sua semplicità, ci inchioda ad assumerci la responsabilità delle relazioni che abbiamo la grazia di costruire lungo il corso della vita.
Se rimaniamo nell’amore di Gesù possiamo davvero gioire, anche quando paure, ansie e delusioni sembrano far da padrone nella nostra esistenza. L’amore più grande è quello che abbandona il proprio interesse per abbracciare il rischio di donarsi, soprattutto laddove non è facile intravedere reciprocità o magari dove c’è da portare croci più pesanti di quelle che sono toccate a noi. È una logica che sembra lontana dal nostro essere creature spesso radicate nell’egoismo e in quell’istinto di sopravvivenza che tutto punta sulla comodità e sulla soddisfazione individuale.
Non abbiamo scelto di amare per primi ma siamo stati amati da Qualcuno che desidera per noi la libertà. Conoscere questo amore attraverso gli occhi e le braccia di chi c’è, c’è stato o ci sarà nel nostro cuore è fondamentale per uscire dagli schemi che spesso contraddistinguono la nostra quotidianità. L’unico modo per portare frutto è essere creativi nell’amore!
fonte © GET UP AND WALK
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