Ieri sera, domenica 3 novembre 2024, presso il convento di Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese (CE), abbiamo avuto il piacere spirituale e l’onore di essere accanto alla Reliquia del Sangue di San Francesco d’Assisi.
Preghiera a San Francesco nella cappella delle stimmate
Frate Francesco, sei salito su questo monte
in un tempo difficile della tua vita, segnato da una tentazione misteriosa,
che ti ha allontanato dai fratelli e introdotto in una solitudine più intensa con il tuo Signore.
Frate Francesco, sei salito su questo monte
in un tempo faticoso per la Chiesa, indigente di Vangelo,
insidiata dall’iniquità dovuta al raffreddarsi della carità in molti.
Per questo il Signore ti ha concesso «alla fine, i doni per accendere la carità. E i segni sono
quelli della passione che Dio volle sostenere per noi, in virtù della sua immensa carità»
Frate Francesco, sei salito su questo monte,
umile discepolo di Cristo povero, ardente di carità.
Ti chiediamo di ottenerci dal Signore l’umiltà per vivere in questo tempo
senza giudicare e alimentare paure e il dono della carità, per amare incondizionatamente.
Frate Francesco, sei salito su questo monte
e sei rimasto ferito dall’amore di Cristo. Le tue stigmate, ci lasciano intravedere
quelle del Signore nella vita di tanti, feriti da molti mali,
nei piccoli e negli esclusi del nostro tempo.
Le tue stigmate ci invitano a non avere paura delle nostre e altrui ferite,
ma di credere che, nello Spirito, proprio da esse una vita nuova è possibile.
Le tue stigmate ci ricordano che anche la Chiesa, sposa di Cristo, percossa e sfigurata dal
peccato di tanti, può ripartire da quelle ferite, imparando che la verità libera e la carità
edifica.
Frate Francesco, sei disceso da questo monte,
uomo della lode, cantore di Dio, che è Umiltà e Carità.
Frate Francesco, sei disceso da questo monte,
annunciando la Buona Notizia di Gesù. Aiutaci a diventare suoi testimoni,
con una vita traboccante di amore umile, segno del mondo futuro,
canto di speranza per un tempo spento, eppure assetato di speranza.
Amen.
Te Deum
Noi ti lodiamo; Dio, *
ti proclamiamo, Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, *
Santo, *
Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio *
e lo Spirito Santo Paràclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, *
nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo *
alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento con il tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei Santi.
Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Dégnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
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