Leggi e ascolta la preghierina del 4 giugno 2024
Quel che devo
commento al Vangelo del 4 giugno 2024 di Mc 12,13-17
Je te rends ton amour.
Mylène Farmer
Io ti rendo il tuo amore.
Entro nel testo (Mc 12,13-17)
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo».
Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?».
Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.
Mi lascio ispirare
Cosa ti devo, Signore? Cosa chiedi che io rimetta completamente nelle tue mani? Ti devo ciò ch’è tuo, mi dici. Non un centesimo in più.
Mi formi e mi educhi nell’amore perché io abbia la lucidità di riconoscere in piena libertà e piena coscienza a chi dare quel che mi passa per le mani.
Mettere tutto nelle tue mani, affidarsi e donarsi a te in pienezza non implica sottrarsi a tutte le altre relazioni che tu mi tessi attorno: mi hai fatto creatura perfetta, calata nel mondo per abitarlo e amarlo e migliorarlo nel tuo nome.
Abitare il mondo richiede tributi, doni, offerte, omaggi e allora tu ricolmi le mie mani perché io possa dare a ciascuno quel che devo.
La pienezza gratuita e vera dei doni che mi offri genera assoluta libertà e non ipocrita ricatto di riconoscenza obbligata: quello che tu metti nelle mie mani sono gli strumenti per vivere una vita piena e felice, non doni interessati volti soltanto a soggiogarmi.
Nella libertà propria dei figli amati, allora, scopro di poter e dover dare a Cesare quel ch’è di Cesare – nel tuo nome.
Rifletto sulle domande
Quale tributo “a Cesare” ti pesa offrire?
In quale luogo della tua vita senti di doverti donare oggi?
Come vivi la libertà che ti è donata come figlio di Dio?
fonte © GET UP AND WALK
Il Santo di oggi
Ricordiamo oggi San Filippo Smaldone.
Preghiera a San Filippo Smaldone
San Filippo Smaldone,
che hai onorato la Chiesa con la tua santità sacerdotale
e l’hai arricchita di una nuova famiglia religiosa,
intercedi per noi presso il Padre,
perché possiamo essere degni discepoli di Cristo
e figli obbedienti della Chiesa.
Tu che sei stato maestro e padre dei sordi,
insegnaci ad amare i poveri
e a servirli con generosità e sacrificio.
Ottienici dal Signore il dono
di nuove vocazioni sacerdotali e religiose,
perché non manchino mai nella Chiesa e nel mondo
i testimoni della carità.
Tu, che con la santità della vita
e con il tuo zelo apostolico,
hai contribuito allo sviluppo della fede
e hai diffuso l’adorazione eucaristica e la devozione mariana,
ottienici la grazia che ti domandiamo
e che fiduciosi affidiamo alla tua paterna e santa intercessione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
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