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Leggi e ascolta la preghierina del 30 aprile 2024
La pace più grande
commento al Vangelo di oggi di Gv 14,27-31a
Che sono le parole, infine? Niente sono! Perché avete tanta paura delle parole?
Maria Corti, L’ora di tutti
![Preghierina del 30 aprile 2024](https://www.eugenioruberto.it/wp-content/uploads/2023/06/thumbnails/large/623167-1024x626.jpg)
Entro nel testo (Gv 14,27-31a)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Mi lascio ispirare
Dono pasquale per eccellenza, il risorto annuncia e consegna la pace, condivide la sua pace.
Non sono parole vuote, non sono solo auspici, questa sua pace è un dono molto concreto che lui ha sperimentato e in cui invita ad entrare: il Padre è più grande e possiamo camminare con fiducia verso di lui.
Eppure i discepoli sono turbati, hanno timore.
Gesù non si spaventa davanti alle nostre resistenze.
Continua ad illuminarci perché riconosciamo ciò che sembra più grande di noi, ciò che sembra avere l’ultima parola nelle nostre vite, il potere di determinarci, di dominarci.
Gesù risorto continua ad allungare la mano perché non viviamo più schiavi di piccole e grandi paure e proviamo a vivere come lui, con lui, attraversando la vita nell’amore.
Questa sua pace più grande è un seme che può attecchire anche nella nostra terra.
Rifletto sulle domande
Quali sono le parole che mi fanno paura? Perché?
Cosa significa pace nel mio mondo? Chi sono per me i testimoni della pace?
Quando ho fatto esperienza di una pace più grande?
fonte © GET UP AND WALK
Il Santo di oggi
San Pio V, papa, che, elevato dall’Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesiastica e promosse la propagazione della fede.
Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore.
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l’ordine.
Si distinse per profondità di sapere e sodezza di virtù, e perciò fu promosso al sacerdozio.
Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di vescovo di Alessandria: uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo, ma anche per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Rimasta, più tardi, vacante la sede romana, il Chisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V.
I tempi erano tristi; l’eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque, minacciava la fede cattolica in tanti paesi, mentre la Chiesa nel Concilio di Trento ricorreva a tutti i mezzi per arrestarla. Fu in questa lotta immane che si svolse l’immenso apostolato del santo Pontefice Pio V.
Egli incominciò col condannare la dissolutezza ed il vizio, quindi con l’aiuto del Borromeo pubblicò il catechismo del Concilio di Trento e si adoperò perchè ne venissero osservati i Canoni; promosse pure la correzione del Breviario e del Messale.
Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale, non meno tristi erano dal lato politico, poichè i Turchi minacciavano continuamente di saccheggiare Roma.
E S. Pio V seppe trionfare anche di questi, assistito dalla SS. Vergine, ch’egli tanto amava.
L’esercito riunito di tutti i principi cristiani, benedetto dal Papa, parti, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma la vittoria fu dei Cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga e da quel giorno la loro potenza sul mare non fece che declinare. A perenne ricordo di così strepitoso favore, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum », non solo, ma fu anche istituita la festa del S. Rosario, che ancor oggi si celebra il 7 ottobre.
S. Pio V, per purgare poi l’aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole ma soprattutto con l’esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte della sua giornata nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa. Attaccato da crudele infermità, morì nel maggio del 1572.
Preghiera a San Pio V
O Dio, che hai scelto il Papa San Pio V per la difesa della fede e il rinnovamento della preghiera liturgica, concedi anche a noi di partecipare con vera fede e carità operosa ai tuoi santi misteri. Per Cristo nostro signore. Amen
Preghiamo insieme
![Preghierina Eugenio podcast](https://www.eugenioruberto.it/wp-content/uploads/2025/01/gemini_generated_image_jlsjgjlsjgjlsjgj-150x150.jpeg)
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