Ciao Eugenio.
Oggi è stata una grandissima emozione risentire dopo 6 mesi la voce della tua oncologa, la dottoressa Antonella Cacchione.
Risentire la sua voce, dolce, rassicurante, professionale al punto giusto, scienziata e madre, è stato come ritornare indietro di mesi e ributtarsi nel mare di speranza e fiducia che risiede al terzo piano del day hospital di oncoematologia del padiglione Giovanni Paolo II dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Abbiamo trascorso con lei tanto tempo, abbiamo affidato a lei il nostro cuore: lei lo ha preservato dalle insidie del “maligno” per tutto il tempo che ha potuto, e con tutte le armi che la scienza le metteva a disposizione.
Ci siamo dovuti arrendere alla forza impetuosa della natura. Abbiamo dovuto, nostro malgrado, dire SI a Dio per darti la tua seconda vita.
Quante volte, da dietro quelle vetrate, guardavamo il mondo.
E con tutta la speranza che la nostra fede ci infondeva, pensavamo come sarebbe stato senza di te.
Le ho detto: “ci sono giorni con un po’ di nubi, giorni con molto sole, dentro e fuori il cuore. Stiamo guardando oltre il legno della Croce“
Mi risponde: “ecco, questo è il giusto approccio al vostro dolore, un dolore immenso, che va assimilato nel tempo“.
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