Leggi e ascolta la preghierina del 3 ottobre 2023

Vecchi ricordi, amici per sempre

E poi succede… così, all’improvviso.

Una mattina ti svegli, con la solita malinconia a farti compagnia insieme al caffè. Distrattamente sfogli un social e ti appare un annuncio funebre di quelli che non avresti mai voluto leggere.

E i ricordi prendono il sopravvento; una vita fa, quando eravamo tutti inconsapevolmente felici, tutti più amici, tutti con grandi sogni, tutti invincibili. Si, ti ritorna alla mente di quando tre fratelli giovanissimi, provati da un grande dolore sono entrati a far parte della tua famiglia, e tu piccola li vedevi come fratelli. Ricordi come li guardava il tuo papà, come era orgoglioso di quei tre fratelli, come gli si illuminava lo sguardo quando li nominava, tre figli maschi coi quali condividere lavoro, chiacchiere e tavolate… e come è rimasto orgoglioso sempre, quando le loro vite hanno preso altre strade.

E ti ricordi di quella loro sorellina, che cresciuta troppo in fretta, divenne in breve tempo tua amica. Un’amica con la quale hai condiviso tanto, sacramenti e sentimenti (talvolta controversi)…

Già… e ti chiedi perchè, le sciocchezze, la corsa frenetica, le stupidaggini, le frenesie della vita moderna, abbiano avuto la meglio sulle cose belle. Perché ce ne rendiamo conto solo quando accade qualche evento brutto? Perché siamo sempre convinti che avremo tempo per andare, che avremo tempo per quella chiacchierata troppo rimandata, e invece le malattie sono lì in agguato, terribili e ingovernabili?

Patrizio, oggi hai iniziato il tuo viaggio verso l’eternità. Il tuo papà era lì ad accoglierti. Ma sono sicura che c’era anche il mio, con lo stesso sguardo che ha sempre avuto, sorridente e sereno.

E di sicuro ci sarà Eugenio, che come un fratello più piccolo, ma con quasi tre anni di esperienza, ti illustrerà il Paradiso.

Buon viaggio

Preghierina del 3 ottobre 2023
Antonio, Patrizio e Sebastiano Simeone, e “capa bianca” Pasquale Carlone

Messaggeri

commento al Vangelo di oggi di Lc 9,51-56

Entro nel testo (Lc 9,51-56)

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».

Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Commento

Il brano del Vangelo di Luca 9, 51-56 racconta un episodio significativo della vita di Gesù mentre si dirigeva verso Gerusalemme, la città in cui sarebbe stato arrestato, giudicato e crocifisso.

Questi versetti ci mostrano una parte della personalità di Gesù e ci insegnano importanti lezioni sulla compassione, sull’accoglienza e sull’importanza della non vendetta.

Il Viaggio a Gerusalemme: Il versetto 51 inizia con Gesù che “intraprese il suo viaggio verso Gerusalemme”. Questa frase segna un punto cruciale nella narrazione evangelica poiché indica che Gesù si sta dirigendo verso il suo destino, verso la sua crocifissione, e lo fa con fermezza e determinazione.

Il Rifiuto Samaritano: Quando Gesù e i suoi discepoli si avvicinano a un villaggio samaritano, i samaritani rifiutano di accoglierli perché stavano andando a Gerusalemme, il luogo di culto degli Ebrei. Questo rifiuto riflette l’antica rivalità tra ebrei e samaritani. È importante notare che Gesù non reagisce con rabbia o vendetta, ma accetta pacificamente il rifiuto.

La Reazione dei Discepoli: I discepoli Giacomo e Giovanni, noti come “i figli del tuono”, reagiscono indignati al rifiuto dei samaritani e chiedono a Gesù se dovrebbero chiamare il fuoco dal cielo per distruggere il villaggio. Questa reazione riflette una mentalità vendicativa e punitiva. Gesù, tuttavia, rimprovera i discepoli per la loro reazione e li mette in guardia contro l’atteggiamento di vendetta.

La Lezione di Gesù: Gesù, invece di vendicarsi, offre una lezione di compassione e perdono. Egli non è venuto per distruggere, ma per salvare le anime. Questi versetti ci insegnano che la missione di Gesù è centrata sull’amore, sulla misericordia e sulla pace, anche quando si affrontano rifiuti o ostilità. Ci incoraggiano a superare le divisioni e a cercare la riconciliazione.

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