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Una voce che trasforma

commento al Vangelo di oggi di Gv 1,29-34, a cura di Gloria Ruvolo

Arriva un momento nel quale t’adduni, t’accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze.

Andrea Camilleri

Entro nel testo (Gv 1,29-34)

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Mi lascio ispirare

Il più amato e seguito predicatore del tempo riconosce un uomo nuovo come superiore a lui. Non può fare altrimenti, perché la stessa voce che lo ha portato a battezzare con acqua gli dice che c’è qualcuno che battezzerà nello Spirito.

La grande missione della nostra vita è proprio quella di distinguere questa voce da tutte le altre, che vengono dai nostri attaccamenti, egoismi e che a volte sembrano mascherarsi da buonissime intenzioni. Inoltre, come Giovanni, a volte quello che sembrava la cosa più importante non è che una preparazione per la parte fondamentale, che ancora non conosciamo, non vediamo.

Per questo ogni scelta, anche quella che sembra più neutra, va affidata nelle mani dello Spirito, perché la trasfiguri, ne faccia altro, più grande di quello che potremmo immaginare, più utile al prossimo, o semplicemente più vera. Noi scegliamo e discerniamo, lui agisce.

Gloria Ruvolo

fonte © GET UP AND WALK

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