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Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento: lunedì 17 Febbraio 2025 alle 12:35

Leggi e ascolta la preghierina del 28 luglio 2023

Tutte le occasioni che voglio

commento al Vangelo del giorno di Mt 13,18-23

Venivamo da esperienze sbagliate,
ben lontani dal vedersi mai più,
ma siamo qua, fabbricanti di sogni,
il mio inizio sei tu!

Dal film Anastasia, Il mio inizio sei tu

Entro nel testo (Mt 13,18-23)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.

Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno.

Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.

Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

preghierina del 28 luglio 2023

Mi lascio ispirare

Ascoltare questa parabola ci mette di fronte ad un tranello: quello di usare le immagini del terreno per giudicarsi.

E da questo tipo di giudizi se ne esce sempre perdenti.

Quasi sicuramente non ci sentiremmo terreno buono: è più facile sentirsi terreno sassoso o terreno pieno di rovi.

Usciremmo quindi dalla lettura di queste parole un poʼ più tristi di prima.

Questa non è un Buona Notizia!

Dove sta allora la Buona Notizia? Sta nel fatto che il Signore non smette di seminare.

Posso sprecare tutte le occasioni che voglio, posso identificarmi con il terreno sassoso o quello pieno di rovi, ma il Signore non perde mai la speranza con me e continua a seminare.

Sta a me cogliere l’occasione e diventare terreno buono, e queste occasioni il Signore non smette mai di darle.

Ogni momento della mia vita può essere lʼinizio di qualcosa di nuovo e inatteso.

Leonardo Vezzani SJ

fonte © GET UP AND WALK

Rifletto sulle domande

Quando mi è capitato di sperimentare la pazienza del Signore?

Quale luogo della mia vita oggi è terra fertile?

Cosa sto aspettando che il Signore semini per me?


Luglio: Il mese del Preziosissimo Sangue

I PERSECUTORI DEL SANGUE

28° GIORNO 

MEDITAZIONE
Purtroppo la Passione non ebbe termine sul Golgota e non ha avuto mai termine; ancora Gesù continua ad essere crocifisso e a versare Sangue.

La lotta che si fa alla Chiesa e ai cristiani si fa a Cristo, perché i perseguitati sono membra del Corpo di Cristo.

«Così Cristo continua a sanguinare, non solo per il sangue dei martiri, ma per tutti gli strazi inferti ai suoi fedeli, per le umiliazioni dei suoi ministri, per i vilipendi al suo Vicario, per le chiese arse e profanate, per le opere distrutte, per la carità infranta, per l’usura quotidiana della calunnia.

Governi, scrittori, oratori, filosofi, tutta una varia coalizione di persecutori che uccide o inceppa l’opera d’amore, la dottrina e l’espansione della Chiesa, prolungando la Passione di Cristo, facendo piovere ancora Sangue dalle sue piaghe» (L Giordani. IL SANGUE DI CRISTO).

Quante volte, anche ai nostri giorni, il S. Sacrificio deve essere celebrato nascostamente, perché i sacerdoti o sono in carcere o ricercati a morte! È vero che va in voga un certo ritornello «Cristo sì, preti no!»

Ma in realtà la persecuzione è contro il Primo Sacerdote, Cristo.

«Se tu sei contro la Chiesa, dice S. Caterina, come potrai partecipare al Sangue del Figliolo di Dio? Chi spregia questo dolce Vicario di Cristo, spregia il Sangue!».

Forse in questo momento tu pensi: «Io non sono un persecutore del Sangue di Cristo!»

Bada che, non solo chi imprigiona od uccide, perseguita; si perseguita anche con la calunnia, l’odio, lo scandalo; si perseguita anche con l’indifferenza.

Vi sono «i parassiti del Sangue» cioè coloro che usufruiscono dei frutti della Redenzione, ma nulla fanno per Cristo.

Quanti ritengono di far una larga concessione al prete, andando in chiesa la domenica! E perciò vogliono essere riveriti, lodati, aiutati!

No!

Dobbiamo essere cristiani generosi, dobbiamo professare la fede per la fede e non per secondi fini, dobbiamo mettere in opera tutte le nostre energie per cooperare alla saldezza della Chiesa, nostra madre.

Preghiamo insieme

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Preghierina del 28 luglio 2023
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Eugenio

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