Preghierina del 28 giugno 2023
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Sommario
Ciò che abita il cuore
commento al Vangelo del giorno Mt 7,15-20
Niente è troppo bello per essere vero.
Michael Faraday, Diario, 1849
Entro nel testo (Mt 7,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Mi lascio ispirare
Gesù ci dona oggi una bellissima “istruzione” su ciò che è falso e ciò che non lo è!
Una relazione, o una dimensione della mia vita, sembra essere vera se è al medesimo tempo buona (uva e fichi) e bella!
Travestimenti e mutazioni dell’aspetto esteriore non bastano a rendere fecondo ciò che ci sottrae vitalità e futuro.
Il criterio per discernere rimane sempre il medesimo: la persona del Signore e ciò che la sua vicinanza genera in noi.
Sentirlo presente ci permette di alzare lo sguardo e di sorridere all’avvenire.
Breccia profonda che lacera il muro innalzato dalle delusioni, dalle infedeltà e dai tradimenti.
E ci scopriamo pronti ad amare, desiderosi di scommettere e giocare.
Riprende vigore la vena dell’ironia che rende più colorato e abitabile il nostro spazio vitale.
Il perdono ridiventa possibile e la comunione diventa davvero eucaristica! Ci ritroviamo trasportati da un irrefrenabile desiderio di ringraziare per i tanti doni ricevuti.
Donaci oggi Signore di sperimentare ciò che abita il cuore di chi custodisce fedelmente il gregge affidatogli, di chi genera frutti saporiti che sanno della tua dolcezza!
fonte © GET UP AND WALK
Rifletto sulle domande
Quale sapore hanno i frutti di cui abitualmente mi cibo?
Cosa mi impedisce di aprirmi con fiducia al futuro?
Cosa mi aiuta a vivere pienamente il mio presente?
“Arrivata la sera, quando facciamo il nostro esame di coscienza, dovremmo attraversare con coraggio tutte le foglie di cui siamo fatti, tutta l’apparenza di cui siamo rivestiti, e cercare almeno un frutto che dica che quella giornata non è stata sprecata. E se non ne troveremo nemmeno uno, almeno avere l’umiltà di offrire al Signore il nostro niente senza credere che il fumo di cui tanto spesso è piena la nostra vita possa ingannare anche Lui. Gesù loda chi ammette la propria miseria, ha invece in grande antipatia gli ipocriti. Deponiamo le maschere da pecora e lasciamo che il lupo si converta. ” L.M. Epicoco
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