Preghierina del 25 giugno 2023
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Sommario
La tenerezza della cura
commento al Vangelo del giorno Mt 10,26-33
È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Antoine de Saint-Exupéry
Entro nel testo (Mt 10,26-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto.
Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.
Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Mi lascio ispirare
Gesù, parlando ai suoi discepoli, per tre volte li invita a non avere paura.
Diverse sono le situazioni in cui noi, come loro, possiamo trovarci a vivere questo sentimento.
Il primo invito è a non avere paura degli uomini.
Gesù invita i suoi a vivere come se tutto ciò che si fa e che si prova possa essere conosciuto e udito da tutti; invita a vivere una vita autentica non fatta di apparenze ma vissuta nella verità di ciò che si è.
Quante volte possiamo trovarci a vivere i nostri giorni cercando di apparire in maniera diversa, per paura del giudizio altrui: potremmo cercare di apparire più prestigiosi, più famosi, più socialmente accettabili, più felici…
Ecco allora che il Signore ci aiuta a soffermarci su ciò che davvero è importante: il modo in cui il Padre si prende cura di noi, nella stessa maniera in cui custodisce ogni passero del cielo nella sua bellezza e ogni capello del nostro capo.
Contempliamo, oggi, tutte le situazioni, tutte le relazioni in cui possiamo scorgere la delicatezza con cui Dio ci si fa accanto per prendersi cura di noi, con quanta tenerezza egli tesse la trama ai nostri giorni, invitandoci a vivere una vita nella autenticità.
fonte © GET UP AND WALK
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite…
Ma i nostri sforzi sono stati vani.
Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.
Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.
Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.
Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.
E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam!
Amen.
(Papa Francesco)
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