Leggi e ascolta a nostra preghierina del 24 maggio 2023

Quando il Vangelo è vissuto in pienezza, la persona non si ripiega su sé stessa, ma testimonia la fede, facendola diventare in questo modo fede contagiosa. Proprio lì nasce la passione per l’evangelizzazione. #UdienzaGenerale

Papa Francesco via Twitter

Oggi ricordiamo la Beata Vergine #MariaAusiliatrice. Lei, Madre di consolazione, conceda alla Chiesa, ai pastori e ai fedeli, soprattutto alle famiglie, agli anziani e ai malati, la grazia di essere pronti a testimoniare la fede.

Papa Francesco via Twitter

Preghiera a Maria Ausiliatrice di San Giovanni Bosco

(Indulgenza di 3 anni recitata ogni volta.
Indulgenza plenaria alle solite condizioni, purché recitata ogni giorno per un mese intero.)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell’ora della morte
accogli l’anima nostra in Paradiso!
Amen

Conservare con cura

commento del Vangelo di oggi di Giovanni 17,11b-19, a cura di Ester Antonia Cozzolino

Preghierina del 24 maggio 2023

La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico. Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te

Ferzan Ozpetek, La Dea Fortuna

Mi preparo

Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore

Entro nel testo (Gv 17,11b-19)

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.

Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura.

Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.

Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Mi lascio ispirare

Cosa significa custodire?

Conservare con cura, e in un periodo storico dove la conservazione è molto spesso confinata all’Io, finito e mortale, assume una veste pesante e carica di significato.

Noi custodiamo ciò che abbiamo a cuore, relazioni, posti, ideali ed emozioni. Il nostro cuore diventa scrigno perfetto di questo tesoro inestimabile e incredibilmente prezioso. Perché quando si custodisce qualcosa di profondo, si diventa davvero invincibili, eterni e pieni.

Ma quale è il filo conduttore che ci spinge a custodire, quel decidere consapevole di conservare con cura nel nostro cuore, un volto, un lembo di terra, un’emozione da poco, che per noi vale più di tutta l’acqua presente nell’Oceano?

L’Amore.

L’Amore che ci rende giusti e pronti, come Cristo, a custodire fino alla fine dei nostri giorni e ancora oltre, ciò che decidiamo di tenere vicino al cuore, il luogo più sicuro sulla Terra e nelle Stelle.

Ester Antonia Cozzolino

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

Cosa significa per te custodire?

In che modo ti prendi cura di ciò che hai nel cuore?

Come scegli cosa custodire?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

fonte © GET UP AND WALK

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