Preghierina del 21 luglio 2023
Leggi e ascolta la preghierina del 21 luglio 2023
Sommario
Sempre la stessa storia
commento al Vangelo del giorno di Mt 12,1-8
Piero Calamandrei
La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità.
Entro nel testo (Mt 12,1-8)
In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti.
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Mi lascio ispirare
La missione di Gesù e dei suoi percorre la terra in lungo e in largo: attraversa campi, villaggi, città. Abita il creato.
L’atteggiamento con il quale il Signore propone di vivere questa traversata mostra una delicata e necessaria custodia e, insieme, il desiderio di valorizzare fino in fondo l’opera delle mani del Padre: che questa sia, nella cura, al servizio dell’uomo, della fame che l’apostolato genera e che la strada può saziare.
Chi cammina, ha fame.
E, chi cammina da figlio della terra di Dio, con la gratitudine e la responsabilità di chi riceve un dono simile, non può che cogliere e mangiare: la figliolanza, vissuta nell’appartenenza a Cristo e nell’appartenenza di Cristo a Dio, legittima il beneficio dell’uomo di tutto ciò che dimora in ogni campo.
Semplice.
Elementare, nell’economia perfetta del dono.
Eppure questa perfezione, nella sua gratuità sorprendente, innesca preoccupazioni. Critiche, sospetti, accuse: la Legge deve essere osservata strettamente.
E non ci accorgiamo che, lì dove tutto chiamava alla vita, finiamo per uccidere. Il dono muore, soffocato dal sacrificio.
Gesù risponde ancorando l’economia del dono alla storia, alla stessa storia che i farisei, cuori ancora troppo preoccupati, sembrano poter leggere solo dall’angolatura del sacrificio.
E invece la storia è ricca, plurale. Esemplare.
La storia sfama: nel cuore di Dio c’è spazio per ogni fame, ecco perché l’uomo non è sotto il peso del sabato.
Nel Figlio, prima i figli, poi il sabato. La Legge di Dio largheggia, non costringe: ha fame di misericordia.
fonte © GET UP AND WALK
Rifletto sulle domande
Che rapporto ho con i luoghi che la mia missione mi chiede quotidianamente di abitare?
Quale preoccupazione, oggi, affatica la mia fiducia nella gratuità di Dio?
In quali esperienze scorgo più direttamente il volto misericordioso del Signore?
Luglio: Il mese del Preziosissimo Sangue
I SERAFINI E GLI EROI DEL SANGUE
21°giorno
MEDITAZIONE
Il Sangue di Cristo ha trascinato nella sua scia una schiera luminosa di anime eroiche, quelle dei santi, i quali nella loro vita hanno avuto il solo scopo di ricopiare in se stessi Cristo crocifisso e sanguinante.
Tutti i santi, senza eccezione, sia quelli che noi veneriamo sugli altari, sia quelli rimasti sconosciuti, sono i veri serafini ed eroi del Sangue Prezioso.
Chi nelle spelonche, chi nei deserti, chi sulle vette dei monti, chi nelle celle dei chiostri, chi negli ospedali, chi in terra di Missione, chi nelle grandi città, chi nella propria casa, tutti non hanno amato che Cristo, si sono crocifissi con Cristo, hanno sanguinato con Cristo.
La vita di ogni santo è impregnata di sangue. Non sono stati solo i martiri a dare il sangue per Cristo!
C’è il sangue della mortificazione volontaria, il sangue della carità, il sangue dell’apostolato, il sangue del lavoro, – il sangue che ogni virtù fa scaturire da quelle anime che le praticano in grado eroico.
La massima di tutti i santi è stata: soffrire, morire, essere sepolti in Cristo! Essi hanno raggiunto il grado più alto della perfezione, ma a costo di inaudite sofferenze.
Quale grande ammaestramento per noi! Non dobbiamo credere che i santi siano stati dei fortunati o privilegiati. Dio ci vuol tutti santi e a tutti dà la grazia sufficiente per divenirlo.
Guardiamo anche noi, come loro, al Santo dei Santi, a Gesù!
Il suo Sangue è la linfa vitale della santità. Amiamolo ardentemente e diventeremo santi anche noi.
Rinnovo il mio invito a tutti – diocesi, parrocchie, associazioni, comunità – a celebrare domenica prossima la III Giornata mondiale dei #NonnieAnziani, mettendo al centro la gioia di un rinnovato incontro tra giovani e anziani. #laityfamilylife
Papa Francesco via Twitter
Preghiamo insieme
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.