Leggi e ascolta la preghierina del 20 ottobre 2023
Contare
commento al Vangelo di oggi di Lc 12, 1-7
Alessandro D’Avenia
L’arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e prefetti, ma quella di saper essere così come si è: invincibilmente fragili e imperfetti.
Entro nel testo (Lc 12, 1-7)
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia.
Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla.
Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna.
Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Mi lascio ispirare
Quando pensiamo al verbo contare, pensiamo ai numeri, alla quantificazione: ciò che vale è ciò che è più grande, che costa di più. Per Gesù ciò che conta è ciò che è amato da Dio, nella logica di Dio. Per lui valiamo così come siamo, con le nostre fragilità, le nostre debolezze. Per Dio tutto vale! Ci conosce in profondità – conosce anche il numero dei nostri capelli – e per lui abbiamo valore proprio perché siamo così come siamo!
Aiutaci, Signore, a scoprire ciò che ha più valore per Te nella nostra vita, ciò che è più nascosto, ma che ci rivela il Tuo grande amore per noi. Aiutaci a non quantificare, a valorizzare, a scoprire la ricchezza che è in noi, perché è un Tuo dono.
Rifletto sulle domande
A che cosa do più valore nella vita?
In quali aspetti della vita quantifico e applico la logica della grandezza materiale?
Cosa mi impedisce di dare valore alle mie debolezze e fragilità?
fonte © GET UP AND WALK
Preghiere per il mese di ottobre
20 ottobre – San Cornelio il centurione
Era un centurione romano noto come uomo pio e timorato, che pregava ed era generoso nelle elemosine. La sua residenza era a Cesarea di Palestina, sede del governatore romano e apparteneva alla coorte detta «Italica».
Gli Atti degli Apostoli (al cap.10) narrano che mentre un giorno verso le tre del pomeriggio, pregava Dio
desideroso di conoscerne la volontà, ebbe la visione di un angelo che gli disse di mandare degli uomini a Giaffa (Ioppe) per invitare nella sua casa un uomo di nome Simone detto anche Pietro, il quale l’avrebbe istruito su quanto chiedeva.
Cornelio inviò allora due servitori ed un soldato alla sua ricerca.
Pietro l’Apostolo, che era in visita alle Chiese della Giudea, aveva nel frattempo avuto una visione simbolica che gli chiariva la volontà di Dio sull’ammissione dei Gentili nella Chiesa.
Pertanto incontrati i messi di Cornelio, accettò l’invito e venne a Cesarea nella sua casa.
Entrato, si mise a predicare il Vangelo e mentre parlava lo Spirito Santo scese su tutti i presenti,
manifestandosi con il dono delle lingue.
Da qui ebbe inizio l’evangelizzazione dei «gentili».
PREGHIERA PER LA CONVERSIONE PROPRIA E DEGLI ALTRI
Eterno Padre dipingi il volto del tuo Divin Figlio Gesù nell’anima mia e di (si faccia il nome in silenzio, di colui che si vuole guadagnare al Cristo) con l’amore dello Spirito Santo.
O Padre amantissimo, per intercessione di san Cornelio il centurione che voleste protagonista nella Chiesa nascente, con l’amore che provaste sempre per ciascuno di noi, guardate alle nostre povere anime e a questa persona (nome della persona in silenzio), la cui sorte beata mi sta profondamente a cuore.
Tu solo conosci il suo cuore e sai che crede in Dio ma… non nei Tuoi comandamenti.
Tante le persone con buone intenzioni ma purtroppo attaccate agli errori del mondo a cui non intendono rinunciare…
Attaccati a noi stessi quante volte abbiamo rifiutato la grazia santificante? Ma tu o Padre, Trinità Beata, attiraci a Te, richiama a Te questa persona, Tu solo conosci la strada giusta e se è nella Tua volontà, fammi strumento di questo ritorno del Figliol prodigo, donandomi la gioia e la grazia di aver operato come
san Cornelio, riportando a Te un’anima che si era perduta.
O Buon Gesù, tu hai detto: “convertitevi e credete al Vangelo” e ci chiami tutti alla conversione, ciascuno nel cammino che sta compiendo, supplichevoli imploriamo per intercessione di san Cornelio il centurione, di convertirci sempre ed ogni giorno al Tuo Vangelo, di obbedire e servire la Santa Chiesa, di onorare costantemente i Sacramenti della grazia e di operare nella carità per mezzo dello Spirito Santo. Amen
1Pater, Ave, Gloria….
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