Leggi e ascolta la preghierina del 2 luglio 2023
Sommario
Folle d’amore
commento al Vangelo del giorno di Mt 10,37-42
Entro nel testo (Mt 10,37-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Mi lascio ispirare
Si possono avere diversi tipi di relazione con Gesù: gli si può essere indifferenti; si può stare nella folla che lo segue in cerca di un’appartenenza o di maggior fortuna; si può essere attratti dal suo rigore morale; lo si può invocare per risolvere un problema che mi affligge e chissà quanti altri modi ancora e poi… si può essere suo discepolo.
Di questo Gesù delinea un ritratto molto esigente ma che altro non è che l’esperienza dell’amore: una relazione che riempie l’esistenza e che porta a donare la propria vita.
Un amore così non si può certo imporre od ottenere con uno sforzo volontaristico, ma si può desiderare, desiderare ardentemente, a tutto il resto penserà la Grazia.
Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani
fonte © GET UP AND WALK
Rifletto sulle domande
Quali relazioni sono importanti nella mia vita?
E con Gesù che tipo di relazione ho?
In quali occasioni posso dire di aver sentito nel cuore un desiderio di amore?
Supplica alla Madonna delle Grazie
1. O Celeste Tesoriera di tutte le grazie, Madre di Dio e Madre mia Maria, poiché sei la Figlia Primogenita dell’Eterno Padre e tieni in mano la Sua onnipotenza, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia di cui fervidamente Ti supplico.
Ave Maria
2. O Misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine, Maria Santissima, Tu che sei la Madre dell’Eterno Verbo Incarnato, il quale Ti ha coronato della Sua immensa sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno.
Ave Maria
3. O Amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, Immacolata Sposa dell’Eterno Spirito Santo, Maria Santissima, Tu che da Lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà delle umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia che io aspetto con piena fiducia della Tua immensa bontà.
Ave Maria
Sì sì, o Madre mia, Tesoriera di tutte le grazie, Rifugio dei poveri peccatori, Consolatrice degli afflitti, Speranza di chi dispera e Aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in Te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell’anima mia.
Salve Regina
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