Eugenio e Francesca al McDonald's Roma Cinecittà

Leggi e ascolta la nostra preghierina del 2 dicembre 2023

Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.

Sant’Agostino d’Ippona

Sì viaggiare

Sì, viaggiare
Evitando le buche più dure
Senza per questo cadere nelle tue paure
Gentilmente, senza fumo, con amore

Si viaggiare – Lucio Battisti

La fede mi ha dato la forza e la lucidità di trasformare ogni viaggio, incognito viaggio di speranza, in gioia, avventura, amore.

Solo la fede ci ha dato la luce per vedere la gioia negli occhi dei nostri figli.

Solo la fede ci ha concesso di vivere attimi indimenticabili, che resteranno per sempre nel cuore di chi li ha vissuti, direttamente o indirettamente.

Vigilare

commento al Vangelo di oggi di Lc 21,34-36, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ

Vigila sui tuoi pensieri perché diventeranno le tue parole.
Vigila sulle tue parole perché diventeranno le tue azioni.
Vigila sulle tue azioni perché diventeranno le tue abitudini.
Vigila sulle tue abitudini perché diventeranno il tuo carattere.
Vigila sul tuo carattere perché influenzerà il tuo destino!

Swami Sivananda

Entro nel testo (Lc 21,34-36)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Mi lascio ispirare

Gesù sta rispondendo alla domanda dei discepoli su quando avverrà la rovina di Gerusalemme. La chiave di lettura che Gesù consegna loro è che la distruzione è il segno che annuncia la venuta del Figlio dell’uomo.

La provocazione che Gesù rilancia ai suoi discepoli è di continuare a guardare i fatti terribili che accadranno con occhi contemplativi. Di fronte alla tentazione di pensare che tutto è perduto, che non ne vale la pena, che tutto ha una fine, Gesù invita a preparare lo sguardo per qualcosa di straordinario, per una novità.

La venuta del Figlio dell’uomo è il momento in cui prendiamo consapevolezza di chi siamo veramente. Spesso questo capita nei momenti difficili della vita, quando siamo chiamati a fare i conti con noi stessi. Allora veniamo fuori per quello che siamo, perché siamo messi a nudo e la nostra vulnerabilità viene esposta.

Se non siamo pronti a quel giorno, ci coglierà di sorpresa ed entreremo spontaneamente nella modalità di sopravvivenza per opporci con tutte le nostre forze alla novità che sta arrivando. Rimarremo ancorati con lo sguardo a ciò che stiamo perdendo piuttosto che accogliere ciò che sta arrivando. Non ci daremo la possibilità di apprezzare la novità che viene a liberarci. Ci faremo del male e faremo del male intorno a noi, nel tentativo di difenderci.

Per questo Gesù invita a vegliare: preparare con consapevolezza quel giorno ci aiuterà a lasciare andare le resistenze e a non trattenere il passato per lasciar sopraggiungere il futuro. E finalmente diventeremo umani, adulti, fratelli… Figli.

Flavio Emanuele Bottaro SJ

Preghiamo insieme


Eugenio

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