Leggi e ascolta la preghierina del 18 maggio 2024
Acqua che scivola via
commento al Vangelo di oggi di Gv 7,37-39
Marco Mengoni
Credo negli esseri umani che hanno coraggio,
coraggio di essere umani.
Entro nel testo (Gv 7,37-39)
Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me.
Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.
Mi lascio ispirare
Il gelato era il mio chiodo fisso, quando, bambino, camminavo sul lungomare. Appena vedevo qualcuno che si gustava questa bontà, mi agitavo e facevo di tutto per averne anch’io uno.
Non passava molto tempo dopo averlo mangiato che ne desideravo ancora.
Nell’adolescenza sognavo di uscire la sera con la compagnia giusta.
Avere una compagnia, un gruppo di amici che si trovavano insieme era il biglietto di ingresso tra le persone vincenti.
Anche se ho avuto la fortuna di avere degli amici, non riuscivo a tornare a casa senza già pensare al sabato successivo.
I miei bisogni e desideri sono diventati più complessi con l’avanzare del tempo. Dovevo trovare il mio modo di seguire il Signore, la mia vocazione.
Una volta data una risposta a questa domanda, altre mille ne sorgevano.
Oggi, soddisfatto e insoddisfatto allo stesso tempo, ascolto l’invito di Gesù ad andare da lui.
Mi accorgo che è un invito gridato con tutte le forze. Perché Gesù grida? Egli che si presenta coma la sorgente da cui scaturiscono dei fiumi di acqua viva, perché grida? Nell’esperienza di tutti, grida chi manca di qualcosa, non chi ha fiumi da donare.
Anche se una risposta non ce l’ho, mi viene da benedire quella sete che mi accomuna con tutte le donne e tutti gli uomini, compreso, e più di ogni altro, Gesù.
Rifletto sulle domande
Qual è uno tuo desiderio che si ripresenta sempre?
Come lo vivi?
Che cosa ti pesa e che cosa, invece, ti conforta?
fonte © GET UP AND WALK
Il Santo di oggi
La Chiesa oggi ricorda San Giovanni I
San Giovanni I, papa e martire, che, mandato dal re ariano Teodorico a Costantinopoli presso l’imperatore Giustino, fu il primo tra i Romani Pontefici a celebrare in quella Chiesa il sacrificio pasquale; tornato di lì, fu vergognosamente arrestato e gettato in carcere dal medesimo Teodorico, cadendo a Ravenna vittima per Cristo Signore.
Preghiera tradizionale
O Dio, che nel glorioso martirio di San Giovanni I Papa ci hai dato un segno della tua presenza amorosa nella Chiesa, concedi a noi, che confidiamo nella sua intercessione, di imitarlo nella fermezza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Preghiamo insieme
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