Grazie.
Grazie Gesù per averci dato queste strade da percorrere, dove amici, amore e condivisione adornano i nostri passi.
La nostra giornata inizia alle 7, quando la nostra cagnolina beagle necessita dei suoi bisognini mattutini.
L’aria è rigida: circa 3 gradi qui a Roma.
Io imbacuccato, Lussy con il suo mantello bicolore pieno di peli eravamo protetti contro il freddo pungente di prima mattina.
Colazione in pigiama, come previsto dal regolamento camper, o casa vacanza che dir si voglia.
Francesca colazione in camper Pio a Roma
Lavati, vestiti di tutto punto, siamo pronti per conoscere i nostri nuovi amici, la nostra nuova famiglia allargata.
Siamo disorientati, smarriti, anche un po’ confusi: lo spazio è enorme, le distanze non sono proprio da oratorio.
Sembra più di essere a New York che in un santuario.
Tra messaggini e posizione di mappe online riusciamo ad incontrarci.
Ed eccoci tutti insieme: una famiglia di circa 50 persone che divide le proprie sensazioni, condivide il proprio cuore.
Don Luigi, vera locomotiva del gruppo, trainante moralmente, spiritualmente, emotivamente e praticamente, accompagnato dai tanti amici collaboratori, hanno trasformato una normale giornata in una festa di colori, sentimenti, spirito donato a Dio.
Che Dio ci ha ritornato immediatamente, e a piene mani.
Pranzo, come momento di condivisione. Location di eccezione, amici con cui aprirsi, per parlare e per ascoltare.
La Santa Messa, con preghiere e lodi cantate:
una piccola processione ci porta fino all’antico Santuario: e così termina una meravigliosa giornata di condivisione, amore e ricordo dei nostri angeli in cielo.
Noi, nel nostro camper Pio, preghiamo così:
Stanotte, nostro amato Eugenio, ti sogniamo così:
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.