Leggi e ascolta la preghierina del 15 settembre 2023
Sommario
Vedendo
commento al Vangelo di oggi di Gv 19,25-27
Io nel vedere quest’uomo che muore,
Fabrizio De André, Il testamento di Tito
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore.
Entro nel testo (Gv 19,25-27)
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Mi lascio ispirare
Madre, quante volte ricorre questo termine.
A dire che la morte è un passaggio, una gestazione, non è l’ultima parola.
Donne che custodiscono e accompagnano alla vita, che sanno che significa l’intreccio della vita e della morte, sanno il mistero del seme che accetta di morire per portare frutto.
Sono quelle che hanno il coraggio di restare, come terra che accoglie nel suo grembo l’uomo.
Non possono fare nulla, ma sono lì.
Donne che insegnano la compassione dello sguardo.
Gesù dalla croce vede tutto, e vedere è generare, dare la vita.
Vede la solitudine, il dolore di chi ama, di chi è perduto. Il suo sguardo ci rende discepoli amati, ci mette accanto una madre che è la Chiesa.
Vedo questa donna piangere e ripenso a tutte le donne e agli uomini che ho visto piangere.
Al mio cuore che diventava uno con il loro e alle carezze che le mie parole e i miei poveri gesti potevano offrire. Al silenzio, che a volte è la sola cosa che possiamo offrire.
Non dice nulla Maria, non dice nulla Giovanni.
Si guardano forse come se fosse la prima volta nelle parole di Cristo.
La donna diventa madre nel momento in cui vede, riconosce, il figlio che le è accanto.
Il discepolo diventa Figlio quando impara ad accogliere la vita dell’altro, quella che gli viene consegnata sotto la croce.
Da questo amore si viene partoriti, del prendersi con sé, l’uno nella vita dell’altro.
Del prendere il dolore dell’altro e ascoltarlo.
Custodendolo.
Rifletto sulle domande
Cosa o chi consegneresti allo sguardo di Gesù dalla croce?
Che significa per te accogliere Maria come madre?
Cosa vedi accanto a te?
fonte © GET UP AND WALK
Preghiere per il mese di settembre
15 settembre – Beata Vergine Maria, Addolorata ai piedi della santa Croce
Le spade che trafissero il Cuore purissimo di Maria, sono da Lei adoperate
San Gabriele dell’Addolorata
per la nostra difesa e salvezza”
Preghiera di Consacrazione al Cuore Addolorato di Maria
Cuore Addolorato e Immacolato di Maria, noi veniamo oggi a partecipare ai tuoi
dolori e a consacrarci a Te: Ti consacriamo noi stessi, la nostra famiglia, la nostra
casa, la nostra parrocchia, la nostra città, la nostra patria, il mondo intero.
Fa’ che il nostro cuore batta all’unisono con il tuo!
Noi vogliamo vivere come Te e con Te nell’amore della purezza, o Cuore Immacolato; nella generosità del sacrificio, o Cuore Addolorato; in un ardente amore a Dio e ai nostri fratelli, amore fecondo e
vero, o Cuore Materno. O Cuore Immacolato, trionfa presto!
Difendi potentemente la nostra causa al tribunale di Dio e ottieni che la misericordia
prevalga sulla giustizia.
Convertici! Converti i peccatori! Converti il mondo intero! Fa’, o Cuore trionfante, che si stabilisca sulla terra la pace vera, la pace di Cristo, del regno di Cristo. Amen.
1Salve Regina….
Cuore Addolorato e Immacolato di Maria, prega Gesù per noi.
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