Ciao amore nostro Eugenio.
Oggi, guardando la tv abbiamo visto un servizio di Carlo Acutis: raccontava la mamma Antonia Salzano di come Carlo fosse un ragazzo normale, non un alieno come pensano molti, ma un giovane amante della vita e del Vangelo.
Mentre mamma Antonia parlava, Francesca ha avuto attimi di commozione: ha pensato intensamente a te.
Dopo qualche minuto mi ha portato la sua macchina fotografica, la nostra vecchia e amata compatta digitale Canon A640 la cui scheda di memoria interna conteneva questa foto:
Guardandoti negli occhi si è commossa, tanto.
E’ scoppiata in un pianto fragoroso, liberatorio, un pianto d’amore.
Era un continuo ricordarti, ricordare le tue imprese, le tue e vostre scorribande, le vostre fragorose risate.
“Mi manca Eugenio, mi manca il suo aiuto, mi manca la sua mano fraterna!“
La conforto dicendole: “Non sei sola, non sei mai sola! Con te c’è sempre Eugenio, ma tu sei una forza, indipendentemente da Eugenio. Noi siamo forti singolarmente, e siamo ancora più forti uniti“
Si calma, scorre ancora qualche lacrimuccia, ma è calma.
I suoi pensieri di bambina prendono il sopravvento.
I miei di adulto, i miei ricordi di padre tornano con prepotenza.
I miei occhi si imperlano di lacrime. Penso a te, amore Eugenio.
E da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.
Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2021 by Remigio Ruberto
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