Leggi e ascolta la preghierina del 13 settembre 2023
Sommario
Mollare per ricevere
commento al Vangelo di oggi di Lc 6,20-26
La carta di identità del cristiano sono le beatitudini
Papa Francesco
Entro nel testo (Lc 6,20-26)
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Mi lascio ispirare
Chi c’è al centro della nostra vita? Chi poniamo veramente nella nostra vita come faro che ci guida e ci illumina? Il Signore è tutto questo. Lui è al centro della nostra essenza, al centro delle nostre scelte, delle nostre vite, guidate sempre da lui.
Ma spesso nella nostra quotidianità togliamo dal centro Dio e lo poniamo in disparte rispetto alle ricchezze, all’abbondanza di cibo, al benessere di cui siamo circondati. Siamo ormai abituati ad avere tutto e subito, basta un click. E siamo felici? Ci sentiamo sazi, gratificati? No. Ci manca sempre qualcosa.
Paradossalmente quella povertà che l’evangelista Luca ci indica, quella fame che ci divora dentro, quelle lacrime che ci tormentano, sono invece la vera ricchezza, la via che ci riporta a porre Dio al centro della nostra vita. Perché dobbiamo imparare a mollare tutta questa ricchezza per tornare poveri.
Dio regna sulla terra ma non è un regnante ricco che ci chiede di pagare l’aria che respiriamo.
Dio è un regnante che ci ricompensa, che sazia la nostra fame e dà ascolto alle nostre lacrime più profonde, quelle che nessuno vede, che nessuno ascolta. Ci ricompensa con Amore, stando in mezzo a noi e non chiuso in un castello lontano pieno di ricchezze inutili.
Rifletto sulle domande
Ascoltiamo la nostra sete. Quanto ci sentiamo dissetati dalla superficialità?
Quanto siamo disposti a mollare le ricchezze che possediamo per scoprire il bello di avvicinarci a quella povertà che rende liberi?
Come ci sentiamo di fronte a quella ricompensa che Gesù dice di essere presente, ora? Ci sentiamo pronti?
fonte © GET UP AND WALK
Preghiere per il mese di settembre
13 settembre, la Chiesa ricorda San Giovanni Crisostomo
O San Giovanni Crisostomo,
nostro Patrono,
tu che sei stato pastore forte e coraggioso
nel guidare il popolo di Dio,
pur in mezzo alle prove
e alle persecuzioni dei nemici,
donaci la docilità del gregge
che si lascia condurre nella volontà del Padre,
abbracciando ogni giorno la nostra croce.
Tu che sei stato dottore sapiente
nello scrutare le Sacre Scritture,
donaci il gusto per la Parola di Dio
perché sempre e dovunque
ci conformiamo a Cristo, nostro Maestro.
Tu che hai saputo coniugare
le vette della preghiera e della Liturgia
con l’attenzione ai poveri e ai bisognosi,
donaci un cuore aperto all’azione dello Spirito
perché la carità sia l’unico nostro debito con tutti.
A te, oggi noi ricorriamo,
affinché possa impetrarci, dalla Santa Trinità,
intelligenza, coraggio, operosità e credibilità,
da veri costruttori del regno di Dio nel mondo.
Amen
Il nostro 13 settembre
Oggi, 13 settembre abbiamo ricordato nella Santa Eucaristia, papà Pasquale nell’ottavo anno della sua salita al Padre, ed Eugenio che oggi, quattro anni fa, iniziava il suo cammino verso l’Eternità
Per chi vuole, può partecipare la Santa Messa anche da questo link
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