Ciao Eugenio amore nostro.
Già ieri sera mentre mi addormentavo ho sentito chiaramente qualcuno che mi alitava sulla bocca: non ho avvertito nessun odore, ma chiaramente il suono del movimento dell’alito e una sensazione meravigliosa di benessere.
Era l’annuncio della giornata successiva che portava un vento di novità, un vento di amicizia, un vento di amore.
Stamattina alle 8.49 mi telefona Antonio Parente, con cui abbiamo trascorso un bellissimo (malgrado tutto) periodo alla Neuromed di Pozzilli. Antonio era tuo vicino di letto, ed abbiamo parlato tanto, condiviso tanto ed oggi, dopo due anni di contatto solo telefonico, ma con grande intensità d’affetto, ci siamo finalmente rivisti.
Rivedere e riabbracciare lui e la stupenda moglie Patrizia Napolano è stato un tuffo al cuore: in un batter d’occhi siamo ritornati alla Neuromed, dove affetto, cura, cure, dedizione al paziente e amore per la propria missione di medico ci ha lasciato un ricordo indelebile.
La visita a casetta tua non poteva certo mancare.
Antonio ed io ci siamo stretti in un abbraccio carico di lacrime ed affetto, così intenso che è arrivato sicuramente anche a te.
Ed il cuore di Patrizia lo abbiamo sentito nostro, senza se e senza ma, con la purezza di parole semplici e dirette al cuore.
Quando Patrizia ci ha detto: “qui sto bene, qui mi sento come a casa mia” il cuore ha sobbalzato: non esiste emozione più intensa e bella del sentirsi a casa propria, anche non a casa propria.
Grazie Eugenio per questo meraviglioso regalo: il nostro cuore è con te, sempre e per sempre. ♥♥♥♥♥♥
Preghiamo insieme, per te, per noi, per tutti:
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