Leggi e ascolta la preghierina del 12 aprile 2023
Sommario
Oggi è stata per me una di quelle giornate strane, quelle in cui il sole non penetra nelle ossa.
Sarà stata la sveglia ripristinata, sarà stato il riprendere il solito tran-tran, o forse uno stato d’animo post-festività, ma mi sono sentita estranea al mondo ancora più del solito.
Quando capitano queste giornate, le affronto a testa bassa e con il silenzio. Si, il bisogno primario è proprio fare silenzio dentro di me, non riesco a parlare, e purtroppo anche ascoltare mi costa fatica.
Poi, basta un messaggio di un’amica, la gioiosità di Francesca (e i suoi bronci) al ritorno da scuola, e tutto riacquista calore. Si, calore. Quello bello, che riscalda il cuore e rasserena dentro.
Ho conosciuto tante mamme e papà, che come noi hanno degli angeli in Paradiso. Chi era più grande, chi da tanti anni, chi per malattia, chi per incidente… il confronto con le loro storie, molto spesso, mi fa ricordare momenti della nostra storia che avevo nascosto.
A volte, mi rendo conto, che aver avuto una Croce a cui aggrapparsi, una Luce a cui guardare, è la nostra salvezza. Senza avere la certezza della Vita Eterna, il distacco sarebbe stato atroce. Io dico sempre che, se non ci fosse la Vita Eterna, la Vita su questa Terra sarebbe atroce.
Quale spiegazione dare a una morte improvvisa? a un ragazzino che ci lascia nel pieno della sua adolescenza? e quale spiegazione dare a chi invece supera in salute i 100 anni? No, non c’è una spiegazione logica. Non la avremo mai su questa Terra. La certezza è, che siamo nati, e non moriremo mai più.
Preghiamo allora per tutti i genitori che sono ancora in attesa della Luce.
Buonanotte
Qui accanto
commento di Lc 24,13-35, a cura di Verena M.
Ti cammino sul cuore,
Salvatore Quasimodo, Dammi il mio giorno
ed è un trovarsi d’astri
in arcipelaghi insonni,
notte, fraterni a me
un incurvarsi d’orbite segrete
fossile emerso da uno stanco flutto.
Chissà dov’è che vado cercandoti, ora che sono convinta tu non ci sia più. Dov’è che penso di trovare qualcosa che colmi il vuoto che hai lasciato. Camminare non basta, conversare non basta. Non ho nel cuore che il peso insostenibile della tua assenza.
Il dolore ottenebra i miei sensi, non riesco a vedere più lontano di un passo. Non basta il tuo volto, non basta la tua voce… mi cammini accanto e io non ti sento, persa ad ascoltare il battito del mio cuore che soffre la tua mancanza. Tu sei andato via e io non vedo più nulla, ho nel cuore soltanto la rabbia e la tristezza di chi non è stato amato abbastanza da non essere abbandonato.
Mi cammini accanto e il mio cuore stordito ha un guizzo: quelle mani sono le tue mani, questo pane che mi porgi è il tuo pane di vita. Come può essere? Sei lo stesso con cui sono arrabbiata, perché sei andato via e mi hai abbandonato – eppure sei qui, sei con me. Mi hai cercata, mi hai accompagnata, mi stai accanto.
Con pazienza riconosci i miei bisogni prima ancora che io ne sia cosciente e li sazi con la semplicità delle mani che spezzano il pane. E ora lo so, ora lo so che mi hai amato davvero: mi cammini accanto in questa vita nuova.
fonte © GET UP AND WALK
Preghiamo insieme
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.