Leggi e ascolta la preghierina del 10 giugno 2024
Salvami
commento al Vangelo del 10 giugno 2024 di Mt 5,1-12a
Alzati
Gianna Nannini e Giorgia, Salvami
ama per sempre,
sbagliati,
non serve a niente
vivere
se non si dà.
Entro nel testo (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.
Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Mi lascio ispirare
Ci possiamo immaginare tra i discepoli ad ascoltare Gesù che parla seduto sulla montagna: possiamo sentire il caldo, il terreno sabbioso sotto di noi, l’aria secca, il rumore del nostro vicino che si muove.
A causa del brusio facciamo fatica a concentrarci sulle parole che ascoltiamo.
Parole non facili da capire, ma che parlano di felicità e di salvezza.
Perché è quello che Dio desidera per noi. E con queste parole Gesù cerca di aiutarci a raggiungerle, ci dà qualche indicazione in più.
Felicità perché ci indica, in modo profondo e dettagliato, quali sono le caratteristiche e i modi di agire che rendono pienamente felici, profondamente consolati.
Salvezza perché parla al futuro, parla del regno dei cieli, del regno di Dio.
Sono tutte caratteristiche o modi di agire che presuppongono un’apertura verso il prossimo, verso l’altro. Una disposizione ad accorgersi e ad aiutare gli altri, a rendersi conto e a prestare attenzione al contesto in cui viviamo, a non essere chini su noi stessi.
Che di sicuro diventa un’apertura verso Dio, verso l’incontro con lui.
Ed è questo, un’apertura al prossimo che è apertura all’incontro con Dio, ci dice Gesù, che ci rende pienamente felici e che ci salva.
Gesù sembra volerci dire anche un’altra cosa dalla montagna: se ci è stata donata una di queste caratteristiche, non dobbiamo pretendere di vedere i “risultati” di come siamo o di come agiamo subito. Se riconosco di essere mite, assetata di giustizia, misericordiosa, pura di cuore, operatrice di pace… non devo aspettarmi che mi vengano riconosciuti dei meriti nel presente, ma vivere il presente pienamente e intensamente, nella maniera più allegra ed esultante possibile, sempre pronta ad accogliere Dio.
Allenare il cuore a rimanere aperto all’incontro con l’altro, che è incontro con Dio.
E attendere con serenità e fiducia il regno dei cieli.
Rifletto sulle domande
In quale delle beatitudini mi riconosco di più? Perché?
In che modo e in che circostanze sento che Gesù desidera la felicità per me?
In quali situazioni sono aperta/o al prossimo o agisco per il suo bene? Mi aspetto in qualche modo una ricompensa?
fonte © GET UP AND WALK
Compieta
LUNEDI’ – X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – II SETTIMANA DEL SALTERIO
V.
O Dio, vieni a salvarmi
R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
A questo punto, è bene sostare alquanto in silenzio per l’esame di coscienza.
INNO
Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
vegliaci nel riposo
con amore di Padre.
Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.
Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
Oppure:
Gesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.
In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.
Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.
Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.
A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
lento all’ira e grande nell’amore.
SALMO 85 Preghiera a Dio nell’afflizione
Sia benedetto Dio, il quale ci consola in ogni
tribolazione
(2 Cor 1, 3. 4).
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.
Pietà di me, Signore, *
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
e sii attento alla voce della mia supplica.
Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
e non c’è nulla che uguagli le tue opere.
Tutti i popoli che hai creato verranno †
e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
per dare gloria al tuo nome;
grande tu sei e compi meraviglie: *
tu solo sei Dio.
Mostrami, Signore, la tua via, *
perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
che tema il tuo nome.
Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
dal profondo degli inferi mi hai strappato.
Mio Dio, mi assalgono gli arroganti, †
una schiera di violenti attenta alla mia vita, *
non pongono te davanti ai loro occhi.
Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
lento all’ira e pieno di amore, Dio fedele,
volgiti a me e abbi misericordia: †
dona al tuo servo la tua forza, *
salva il figlio della tua ancella.
Dammi un segno di benevolenza; †
vedano e siano confusi i miei nemici,
*perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato.
Ant.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
lento all’ira e grande nell’amore.
LETTURA BREVE 1Ts 5, 9-10
Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
RESPONSORIO BREVE
R.
Signore,
*
nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
V.
Dio di verità, tu mi hai redento:
nelle tue mani affido il mio spirito.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
Ant.
Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.
CANTICO DI SIMEONE Lc 2, 29-32
Cristo, luce delle genti e gloria di Israele
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Ant.
Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.
ORAZIONE
Donaci, o Padre, un sonno ristoratore e fa’ che i germi di bene, seminati nei solchi di questa giornata, producano una messe abbondante. Per Cristo. Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.
R.
Amen.
Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria.
O santa Madre del Redentore,
porta dei cieli, stella del mare,
soccorri il tuo popolo
che anela a risorgere.
Tu che, accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato,
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine,
pietà di noi peccatori.
Oppure:
Alma Redemptóris Mater, quæ pérvia cæli
porta manes, et stella maris, succúrre cadénti,
súrgere qui curat, pópulo: tu quæ genuísti,
natúra miránte, tuum sanctum Genitórem,
Virgo prius ac postérius, Gabriélis ab ore
sumens illud Ave, peccatórum miserére.
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