Francesca e Romina con la pittura su vetro

Preghiera della sera: ritorno a settembre 2019

Rivedere Pompea è stato come tornare a settembre 2019: un tuffo al cuore, un ritorno al passato, l’inizio della nostra avventura celeste.

Eugenio e Pompea si conobbero in ascensore, alla Neuromed a Pozzilli: lei, donna adulta in procinto di operazione chirurgica, aveva una paura matta di affrontarla.

Eugenio, adolescente già col fuoco sacro che bruciava il lui, reduce dal primo intervento cerebrale e prossimo al secondo, la spronò nell’intervento.

Con la sua voce rassicurante, con il suo volto di ragazzino già scelto per diventare una angelo del paradiso, le diede forza.

Pompea trovò in Eugenio la sua forza.

E la sua forza l’ha salvata.

La forza di Eugenio l’ha salvata.

La Luce in Eugenio l’ha salvata.

E oggi negli occhi di Pompea abbiamo rivisto Eugenio.

E nella trasparenza del vetro di Tonino, suo marito, abbiamo visto l’animo di Eugenio.

E nelle lacrime spontanee e sincere di Romina, collega di Tonino, abbiamo sentito l’amore che cade a pioggia, e arriva ovunque, e raggiunge chiunque.

Tonino Simeone è titolare del suo laboratorio di vetreria artigianale in Atina (FR), dove oggi pomeriggio Francesca si è cimentata con la pittura su vetro, aiutata dalla meravigliosa Romina:

Preghiamo per tutto l’amore che sappiamo dare, e per tutto l’amore che riceveranno da noi, da ognuno di noi:

primo piano Eugenio
Eugenio Ruberto
Preghiera della sera
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