luna, riflesso, mare

Leggi e ascolta Luna d’Agosto

In occasione della meravigliosa Superluna di Storione che questa notte troneggia in cielo attorniata da un manto di stelle, scopriamo una delle poesie più belle di José Hierro, celebre poeta spagnolo nato nel 1922 a Madrid e scomparso nel 2002 nella medesima città. “Luna d’agosto” rappresenta una dichiarazione d’amore alla luna, al mare e alla terra che ha ospitato la gioventù del poeta.

Leggi la poesia di José Hierro

Quand’io non ci sarò, come in passato
la luna spunterà. Messaggio tenero
d’agosto. Il mare non vedrò che culla
ritmicamente il suo paesaggio eterno.

Che tristezza, romantica mia baia
di Santander! Sommersa in un ricamo
di sabbie. Nella sua cristalleria,
ermetica al mio viaggio dal presente.

Quando non ci sarò, quando una tinta
non rimarrà di questa luce mia,
e ruoterà la luna dissanguata
qui sull’avversa notte dell’estate,
verde freddo e notturno le sue croste.

Monti come profili di bisonti
con le stelle campate sulle teste.

Si vedranno volumi di montagne,
notte di navi, fredda notte d’onde,
ala d’infanzia morta che dispiumo,
solo un ricordo: tremolo di viole
grigio e sereno, un angelo di fumo.

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Luna d’Agosto
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Chi è José Hierro

luna d'agosto

José Hierro del Real nasce il 3 aprile 1922 a Madrid, in Spagna. Quando José ha due anni, la famiglia si trasferisce in Cantabria, a Santander, dove la vita scorre serena affacciata sul mare del golfo.

L’adolescenza di José è tranquilla. Scopre l’amore per la lettura e la scrittura. Il periodo più turbolento per il giovane uomo arriva pochi anni dopo, quando viene imprigionato perché accusato di far parte di un’organizzazione politica che soccorre i prigionieri della Guerra Civile spagnola. Perciò, dalla fine della guerra al 1944, José Hierro trascorre i suoi giorni in una prigione.

In età adulta, Hierro decide di ritornare nel luogo che, più di tutti, lo ha reso felice in passato: Santander. Le prime pubblicazioni risalgono al 1947, anno in cui esce la raccolta “Alegrìa”, destinataria del “Prix Adonàis de poésie 1947). Da qui i successi di Hierro si succedono raccolta dopo raccolta, con uno stile del tutto personale che si coniuga al desiderio del poeta: “Scrivo per la necessità di farlo e niente altro. Scrivo solo per me”.

José Hierro, che nel 1999 è eletto membro dell’Accademia reale spagnola, muore a Madrid nel 2002. Le sue raccolte poetiche sono state tradotte in molte lingue e non cessano di affascinare i lettori di tutto il mondo.


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