Leggi e ascolta L’onda
Ciao a tutti! Come state?
Questa sera leggeremo una storia bellissima che narra di una bambina e del mare.
Non vi dico altro, vi lascio ascoltare e leggere…
Buon ascolto!
Leggi:
Arriva l’onda sulla battigia,
mi sposto indietro così non arriva
a bagnare i miei piedini
ma soprattutto i calzini.
Mi sono tolta le scarpine,
sono di stoffa e son troppo carine,
se l’acqua del mare me le bagnava,
la mamma a riva poi mi sgridava.
Passa un bambino più piccino di me,
mette i piedi nell’acqua, povera me!
Chissà come questa fredda sarà,
ma la sua mamma, che cosa fa?
Questa da riva guarda il bambino
che si diverte, scalciando il piedino.
Allora mi tolgo anche io un calzino
e il mio piede avvicino pianino.
Che ebbrezza che provo, è un piacere,
sentire l’onda, è tutto un godere.
Ringrazio il bambino, la mia paura
è andata via, ora sono sicura.
Un’onda come si forma?
Con onda, in fisica, si indica una perturbazione che nasce da una sorgente e si propaga nel tempo e nello spazio trasportando energia o quantità di moto, senza comportare un associato spostamento della materia.[1] Dal punto di vista matematico un’onda è una soluzione dell’equazione delle onde, o di sue più complicate varianti, la cui espressione varia a seconda del tipo di perturbazione.
Un’onda può propagarsi sia attraverso un mezzo materiale, sia nel vuoto; ad esempio l’onda elettromagnetica e l’onda gravitazionale possono propagarsi anche in assenza di materia, mentre altri fenomeni ondulatori esistono unicamente in un mezzo fisico, che deformandosi produce le forze di ritorno (ad esempio elastiche, legate alla gravità, pressione o tensione superficiale) che ne permettono la propagazione (onda marina, onda sonora, onda sismica ecc…). Quando incontrano un ostacolo le onde possono generare vari effetti, come la riflessione, la rifrazione, la diffusione, la diffrazione, l’interferenza. Onde di tipo non lineare possono dare luogo a fenomeni più peculiari, come i solitoni o la turbolenza d’onda, che costituiscono un campo di ricerca in espansione in diverse branche della fisica.
In fisica classica i fenomeni ondulatori sono contrapposti ai fenomeni corpuscolari: l’onda appare come un fenomeno fisico “delocalizzato” rispetto alle traiettorie seguite dalle particelle . A partire dalla meccanica quantistica, si assiste all’unificazione delle due classi di fenomeni, con l’introduzione del dualismo onda particella e del principio di complementarità.
Questo dualismo implica che a livello microscopico le particelle possiedono anche proprietà ondulatorie e che certi tipi di onde possono essere trattati come particelle (si parla in questo caso di quasiparticelle). Esempi di quasiparticelle sono i fononi (onde sonore quantizzate), i magnoni (quantizzazione di un’onda di spin) o i plasmoni (quantizzazione delle oscillazioni in un plasma).
V è piaciuta?
Allora io vi aspetto domani però intanto vi auguro una buonanotte piena di tanti sogni belli!
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