Leggi e ascolta l’ultima parte “Lo zucchero filato”
Sommario
Ciao a tutti e a tutte!
Questa sera vi leggerò l’ultima parte di una nuova fiaba scritta da www.fabulinis.com
Buon ascolto!
Leggi con me:
– Ma no Serena! Hai sprecato uno dei desideri per dello zucchero filato! Potevi almeno chiedere una cassa di cioccolato!
E arrabbiato come non mai Alfio cercò di strappare lo zucchero filato di mano a Serena, ma per la foga inciampò e si ritrovò per terra con tutto lo zucchero filato tra i capelli.
– Ecco così impari a fare il monello, adesso hai tutto lo zucchero filato appiccicato ai capelli e non si può più mangiare! Ti meriteresti solo zucchero filato al posto dei capelli per punizione!
E come per magia i capelli di Alfio si trasformarono tutti in zucchero filato!
Serena, sempre più stupita e meravigliate, non perse l’occasione: prese una ciocca di zucchero filato e se lo mangiò.
– Ahi! – gridò Alfio – Mi strappi i capelli!
– Ti ho solo strappato dello zucchero filato… ed è pure buono! – si mise a ridere Serena.
– Noo che vergogna! Non posso rimanere così, chissà come mi sgriderà la mamma!
Serena intanto cercava di avvicinarsi per prendere un altro po’ di zucchero filato, ma Alfio scappava.
– Ti prego Serena fammi tornare i capelli come prima!
– Ma così sprechiamo l’ultimo desiderio!
– Ti prego Serena… – Alfio stava per mettersi a piangere.
– E va bene, però mi prometti che dopo mi compri dello zucchero filato!?
Alfio fece di si con la testa.
– Allora, vorrei che ti tornassero i capelli come prima!
E come per magia ad Alfio tornarono tutti i capelli.
Alfio capì che aveva sbagliato a comportarsi così con Serena. Lei desiderava del semplice zucchero filato, e quello le bastava per essere felice.
Così corse in casa a prendere i soldini e poi, mano nella mano, andarono al mercato a prendere lo zucchero filato.
Storia:
Lo zucchero filato ha origini incerte, sembra essere nato in Europa nel XVIII secolo[2], ma la sua produzione rimase un complicato processo manuale fino al 1897 quando il dentista William Morrison e il pasticciere John C. Wharton, originari di Nashville in Tennessee, inventarono la macchina per produrlo[2].
Questo prodotto dolciario viene però scoperto dal grande pubblico nel 1904[2] alla Fiera mondiale di St. Louis (Missouri, USA) quando fu presentato dagli stessi inventori con il nome di fairy floss (lana di fata); ebbe un enorme successo e furono vendute 68.655 confezioni a 0,25 dollari l’una, prezzo non irrisorio al tempo[3].
In Italia lo zucchero filato fa la sua prima comparsa nel 1906 a Udine con il Circo di Buffalo Bill.
Anche se oggigiorno sta un po’ perdendo popolarità, lo zucchero filato si è diffuso in tutto il mondo e tradizionalmente lo si associa a eventi di festa quali luna park, circo, fiere, feste di paese e in generale all’infanzia. In queste occasioni, è spesso affiancato dalla macchinetta dei pop corn. Nei Paesi Arabi e in alcuni Paesi del Centro America lo si vende preconfezionato e i bastoncini in genere sono inseriti all’interno di un lungo cilindro in modo da formare un “Albero dello zucchero”.
Negli Stati Uniti si è diffusa recentemente anche la moda di porlo in confezioni di plastica vendute nei centri commerciali. Anche in Germania lo si inserisce in buste con fiocchi di vario colore e gusto. In Italia invece è più diffusa la versione semplice senza coloranti, avvolta o in bastoncini di legno o in coni di carta. Lo zucchero filato, in Italia, è un prodotto che risulta commercialmente valido se venduto in strada, ma che non riscuote successo quando commercializzato in un bar o di un altro genere di locale. In Italia inoltre chi si limita nella propria attività alla vendita di solo zucchero filato e pop corn è esonerato dall’emissione dello scontrino fiscale.[4]
Vi è piaciuta?
Se vi è piaciuta io vi aspetto domani per la fine di questa fiaba!
Buonanotte dalla vostra sorellina Francesca e dal nostro angioletto Eugenio.
Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2024 by Remigio Ruberto
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