Letto nuovo, vita nuova
Letto nuovo, vita nuova: diciamo così
Alle 14.30 ci hanno consegnato il letto nuovo per Eugenio.
Letto tipo ospedaliero, elettrico, con il materassino gonfiabile motorizzato anti decubito.
Insomma una pacchia per Eugenio. Diciamo.
Dopo averne fatto regolare richiesta all’ASL di competenza, e dopo attente verifiche da parte loro (beh, nello stato di Eugenio le verifiche sono poche ed elementari), ci hanno assegnato questo lettino nuovo nuovo, anche un nutrizionista, infermieri e dottori a volontà.
E poi ci lamentiamo della sanità italiana.
Se non ci fossero dei forellini, delle perdite qua e la, veramente potremmo essere la migliore, la meglio assortita, la più pittoresca, la più colorata delle nazioni al mondo.
Abbiamo i più bei mari, le più belle montagne, l’assistenza sanitaria viene fornita a tutti, e quasi sempre gratuitamente, il lavoro bene o male non manca. Il problema è che gli italiani dovrebbero migliorare il proprio paese e gli amministratori e politici dovrebbero svolgere la loro “missione“, non il loro lavoro.
Si perché amministrare il bene comune è una missione.
Oggi è stata una giornata discreta, l’ossigenazione è buona, il battito si è regolarizzato.
A pranzo ha mangiato circa 60 tubettini con olio crudo, frutta omogeneizzata, e un pochino d’acqua da una siringa (ovviamente senza ago)
Nel mentre io e Giuseppina facevamo cambio letto, Eugenio ha dormito sul suo amato divano reclinabile. Adesso è tornato al nuovo lettino, e dorme serenamente.
Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2022 by Remigio Ruberto
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