La zucca e il pero
Leggi e ascolta “la zucca e il pero”
Cari amichetti miei, come state? la poesia di questa sera è scritta da un personaggio illustre, Ludovico Ariosto ed è molto famosa. Io l’ho trovata su www.filastrocche.it
Parla di una zucca e di un pero. Ascoltatela e leggetela con me, poi vi dico cosa ho pensato leggendola.
Leggi la poesia con me
Ci fu una zucca che in pochi giorni
crebbe tanto in altezza che coprì
i rami più alti del suo vicino, un pero.
Una mattina, svegliatosi da un lungo sonno,
il pero aprì gli occhi e vide
i nuovi frutti che gli pendevano sul capo.
Le disse: – Chi sei? Come sei salita
fin quassù? Dov’eri prima, quando io,
stanco, mi sono addormentato?
Essa gli disse il nome e gli mostrò il punto
giù in basso dove era stata piantata: – Fin qui –
disse – in tre mesi son giunta, accelerando il passo.
Ed io a fatica arrivai a questa altezza
dopo trent’anni – soggiunse il pero – lottando
con tutti i venti, il caldo e il gelo.
Ma tu, che in un momento arrivi in cielo,
sii certa che tanto in fretta, così com’è
cresciuto, verrà giù il tuo stelo.
Allora… secondo me questa zucca è un pochino altezzosa. Si crede un pò troppo di essere importante solo perchè è riuscita a salire in alto in poco tempo. Bene gli ha risposto il pero; senza radici salde è molto facile ritrovarsi giù. Come a dire, senza i piedi ben piantati a terra, ci metti poco a sgonfiarti!
Fatemi sapere cosa ne pensate. Io intanto, con i piedini ben custoditi sotto il piumone, mi addormento, facendo tanti bei sogni. Buonanotte da Francesca e da Eugenio ♥
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Ultima modifica il 19 Dicembre 2024 alle 8:48