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Leggi e ascolta la filastrocca “La farfalletta (La vispa Teresa)”
“La vispa Teresa” è una poesia italiana scritta da Luigi Sailer nel 1850. La poesia, che racconta le avventure della giovane Teresa che cattura una farfalla, è diventata molto popolare nella cultura italiana e viene spesso insegnata ai bambini.
Ecco una breve sintesi della storia:
Teresa, una giovane ragazza vivace e piena di energia, esce in un prato fiorito e scopre una farfalla. La farfalla è colorata e attrae subito l’attenzione di Teresa. La bambina riesce a catturare la farfalla, ma mentre la tiene tra le mani, si rende conto della fragilità e della bellezza della creatura. Alla fine, Teresa decide di lasciar andare la farfalla, dimostrando compassione e rispetto per la vita.
La poesia è nota per il suo ritmo melodico e per la sua semplicità, che la rendono adatta ai bambini. La storia trasmette anche un importante messaggio di gentilezza e rispetto per la natura.
È una poesia che ha accompagnato molte generazioni di bambini italiani, spesso recitata nelle scuole e nei contesti familiari. Se desideri approfondire ulteriormente, posso fornirti altri dettagli o informazioni sulla vita dell’autore.
Questa poesia fu scritta intorno al 1850 da Luigi Sailer.
La farfalletta (La vispa Teresa) apparve la prima volta nella raccolta per bambini “L’arpa della fanciullezza” (1865). Negli anni a seguire, visto il grande successo del personaggio, la vispa Teresa fu protagonista di filastrocche, storielle e fumetti scritti anche da altri autori.
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Leggiamo insieme:
La vispa Teresa
avea fra l’erbetta
al volo sorpresa
gentil farfalletta,
e tutta giuliva,
stringendola viva,
gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.
Ma a lei supplicando
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fo’?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!”.
Teresa pentita
allenta le dita:
“Va’, torna all’erbetta,
gentil farfalletta”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.
Ascoltiamo insieme:
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