Livia e la luna

C’era una volta, in un piccolo paese ai piedi di una grande montagna, una ragazza di nome Livia. Aveva quattordici anni e passava le sue giornate a guardare il cielo. Amava il sole e le sue carezze calde, ma era la luna che davvero la affascinava. Le piaceva pensare che la luna fosse come lei: sospesa tra il giorno e la notte, tra il passato e il futuro.

Livia aveva paura di crescere. Gli adulti intorno a lei sembravano sempre preoccupati, indaffarati e privi del tempo per sognare. “Quando diventerò grande,” si chiedeva spesso, “perderò anche io la magia che sento dentro?” Così, ogni notte, Livia parlava con la luna, confidandole i suoi timori.

“Luna, tu cambi sempre forma, ma resti sempre bella. Come fai a non avere paura?”

Una sera, la luna le rispose. La sua luce si fece più intensa, e una voce dolce e calma si sparse nell’aria.

“Cara Livia,” disse la luna, “anch’io ho avuto paura. Quando ero una giovane falce, temevo di diventare piena, perché pensavo che sarei scomparsa. Ma crescendo, ho capito che ogni fase ha la sua bellezza e il suo significato. Crescere non significa perdere ciò che sei, ma scoprire nuove parti di te.”

livia scrive

Livia rimase senza parole. La luna continuò:

“Guarda il mio ciclo: ogni mese mi trasformo, eppure resto sempre io. Anche tu, Livia, cambierai, ma resterai la ragazza che parla con la luna. Ogni esperienza ti donerà qualcosa di nuovo, senza toglierti la magia che porti dentro. Ricorda che non sei sola: il mondo è pieno di luci che, come le stelle, brillano per guidarti nei momenti di buio. E non temere gli errori: sono parte del disegno che ti renderà unica.”

Quelle parole scaldarono il cuore di Livia come un fuoco in una notte d’inverno. Da quella notte, Livia iniziò a osservare il cielo con occhi diversi. Notava come le stelle brillavano con più intensità dopo una notte buia e come il sole e la luna condividevano il cielo in armonia. Si accorse che ogni dettaglio del mondo attorno a lei era una lezione in attesa di essere scoperta.

Col tempo, capì che crescere non era un salto nel buio, ma un viaggio da affrontare con curiosità. Ogni giorno era come un nuovo capitolo, pronto a essere scritto con i colori della sua immaginazione e della sua forza.

Morale: Crescere non significa perdere ciò che si è, ma scoprire nuovi modi di brillare. Ogni fase della vita porta con sé opportunità per imparare e arricchirsi, senza mai dimenticare chi siamo nel profondo.

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