Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 9 settembre 2024
Lunedì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Togliete via il lievito vecchio. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 5,1-8
Fratelli, si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un’azione simile!
Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.
Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 5
R. Guidami, Signore, nella tua giustizia.
Tu non sei un Dio che gode del male,
non è tuo ospite il malvagio;
gli stolti non resistono al tuo sguardo. R.
Tu hai in odio tutti i malfattori,
tu distruggi chi dice menzogne.
Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta. R.
Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Il Vangelo del 9 settembre 2024
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,6-11
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola del Signore.
Sant’Aelredo di Rievaulx (1110-1167)
monaco cistercense inglese
Specchio della carità, III, 3-6 (trad. cb© evangelizo)
Entrare nella vera pace del sabato
Quando l’uomo, separandosi dal vocio esterno, si è raccolto nel segreto del suo cuore, quando ha chiuso la porta alla folla rumorosa delle vanità(…), quando non c’è più nulla in lui di agitato né di disordinato, nulla che lo tormenta, nulla che lo tortura(…), è la gioiosa celebrazione del primo sabato. Ma si può lasciare questa stanza intima per raggiungere la dimora del cuore(…), per entrare cioè nel riposo gioioso e pacifico della dolcezza dell’amore fraterno. E’ un secondo sabato, quello della carità fraterna. (…) Una volta purificata con queste due forme di amore [di sé stesso e del prossimo], l’anima aspira tanto più ardentemente alle gioie dell’abbraccio divino e ciò la rende più sicura. Se poi brucia di estremo desiderio, passa al di là del velo della carne e, entrando nel santuario (Eb 10,20) dove Cristo Gesù è spirito davanti al suo volto, viene totalmente assorbita in una luce indicibile ed in una dolcezza insolita. Avendo fatto silenzio rispetto a tutto ciò che è corporale, sensibile, mutevole, fissa con sguardo penetrante Colui che È, Colui che è sempre tale, identico a se stesso, Colui che è Uno. Libera per vedere che il Signore stesso è Dio (Sal 46,11), celebra senza alcun dubbio il sabato dei sabati nei dolci abbracci della Carità in persona.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Nei Vangeli, molte pagine raccontano gli incontri di Gesù con i malati e il suo impegno a guarirli. Egli si presenta pubblicamente come uno che lotta contro la malattia e che è venuto per guarire l’uomo da ogni male: il male dello spirito e il male del corpo. […] Gesù non si è mai sottratto alla loro cura. Non è mai passato oltre, non ha mai voltato la faccia da un’altra parte. E quando un padre o una madre, oppure anche semplicemente persone amiche gli portavano davanti un malato perché lo toccasse e lo guarisse, non metteva tempo in mezzo; la guarigione veniva prima della legge, anche di quella così sacra come il riposo del sabato. I dottori della legge rimproveravano Gesù perché guariva il sabato, faceva il bene il sabato. Ma l’amore di Gesù era dare la salute, fare il bene: e questo va sempre al primo posto! […] La Chiesa invita alla preghiera continua per i propri cari colpiti dal male. La preghiera per i malati non deve mai mancare. Anzi dobbiamo pregare di più, sia personalmente sia in comunità. (Udienza generale, 10 giugno 2015)
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