Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 9 novembre 2023
Sommario
Dedicazione della Basilica Lateranense, festa
- B. Luigi Beltrame Quattrocchi sposo e padre (1880-1951)
- S. Elisabeth de la Trinité carmelitana scalza (1880-1906)
Prima Lettura
Voi siete il tempio di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 3,9c-11.16-17
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra.
Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 45 (46)
R. Un fiume rallegra la città di Dio.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare. R.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. R.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io mi sono scelto e ho consacrato questa casa
perché il mio nome vi resti sempre. (2Cr 7,16)
Alleluia.
Il Vangelo del 9 novembre 2023
Parlava del tempio del suo corpo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,13-22
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
San Charles de Foucauld (1858-1916)
eremita e missionario nel Sahara
Ritiro a Nazaret (trad. cb© evangelizo)
Gesù è l’anima della Chiesa, sua sposa
Mio Signore Gesù, tu sei “con noi fino alla fine del mondo” ((Mt 28,20), non solo nella Santa Eucaristia, ma anche con la Tua grazia…
La Tua grazia è nella Chiesa, è e vive in ogni anima fedele… La Chiesa è la Tua Sposa, l’anima fedele pure è Tua Sposa… Quale è l’azione della tua grazia su di lei? conformarla a Te… La Tua grazia agisce senza sosta nella Chiesa per renderla più perfetta: Più perfetta col numero sempre più grande dei santi, i nuovi che si aggiungono continuamente agli anziani, e la corona di santi si completa ogni giorno con nuovi diamanti (…);
più perfetta per le nuove croci di cui Tu la carichi ogni giorno e le vittorie che ella riporta ogni giorno sul principe di questo mondo; più perfetta per le persecuzioni che sopporta di secolo in secolo e che la rendono, grazie ai dolori che affronta, sempre più simile allo Sposo;
più perfetta per il peso dei meriti dei suoi membri che si aggiungono ai meriti di prima; è una somma di santità che cresce senza posa, una somma di glorificazione di Dio nuova che si aggiunge alla glorificazione antica, sempre viva davanti al Signore(…); più perfetta perché la grazia di oggi si aggiunge alla grazia di ieri, e non può mancare di spingere la Sposa sempre più in alto, più vicina al suo Sposo.
Gesù è l’anima della Chiesa, le dà tutto ciò che l’anima dona al corpo: la vita, la vita immortale rendendola incrollabile(…). Agisce per mezzo di lei e continua per suo mezzo l’opera che ha cominciata nel Suo corpo mentre viveva fra gli uomini: la glorificazione di Dio attraverso la santificazione degli uomini…
E’ quest’opera che è lo scopo della Chiesa come fu lo scopo di Cristo: Gesù lo compie in lei, senza sosta, nel corso dei secoli.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Il Vangelo di oggi (Gv 2,13-25) ci presenta l’episodio della cacciata dei venditori dal tempio, Gesù «fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi» (v. 15), il denaro, tutto.
Tale gesto suscitò forte impressione, nella gente e nei discepoli. Chiaramente apparve come un gesto profetico, tanto che alcuni dei presenti domandarono a Gesù: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?» (v. 18), chi sei tu per fare queste cose? Mostraci un segno che tu hai autorità per farle. Cercavano un segno divino, prodigioso che accreditasse Gesù come inviato da Dio. […]
In effetti, questo gesto di Gesù e il suo messaggio profetico si capiscono pienamente alla luce della sua Pasqua. Abbiamo qui, secondo l’evangelista Giovanni, il primo annuncio della morte e risurrezione di Cristo: il suo corpo, distrutto sulla croce dalla violenza del peccato, diventerà nella Risurrezione il luogo dell’appuntamento universale tra Dio e gli uomini.
E Cristo Risorto è proprio il luogo dell’appuntamento universale – di tutti! – fra Dio e gli uomini.
Per questo la sua umanità è il vero tempio, dove Dio si rivela, parla, si fa incontrare; e i veri adoratori, i veri adoratori di Dio non sono i custodi del tempio materiale, i detentori del potere o del sapere religioso, sono coloro che adorano Dio «in spirito e verità» (Gv 4,23).
[…] Ogni Eucaristia che celebriamo con fede ci fa crescere come tempio vivo del Signore, grazie alla comunione con il suo Corpo crocifisso e risorto. (Angelus, 8 marzo 2015)
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.