Leggi e ascolta La Parola del 8 dicembre 2022
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
- BB. Paolo Yun Ji-chung e 123 compagni martiri († 1791/1888)
- B. Alojzy (Luigi) Liguda sacerdote e martire (1898-1942)
Prima Lettura
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della Gènesi
3,9-15.20
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?».
Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Seconda Lettura
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,3-6.11-12
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Rallegrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28)
Alleluia.
Vangelo
Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
San Giovanni Damasceno (ca 675-749)
monaco, teologo, dottore della Chiesa
Omelia per la Natività della Vergine, 7, 10
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5)
Oggi il Creatore di ogni cosa, Dio il Verbo, ha composto un’opera nuova, effusa dal cuore del Padre per essere scritta, come con uno stilo, dallo Spirito che è la lingua di Dio. (…)
Figlia santissima di Gioacchino e Anna, che sei sfuggita agli sguardi dei Principati e delle Potenze e «alle frecce infuocate del Maligno» (Col 1,16; Ef 6,16), sei vissuta nella stanza nuziale dello Spirito, e sei stata conservata intatta per diventare sposa di Dio e Madre di Dio per natura. (…)
Figlia amata da Dio, onore dei tuoi genitori, le generazioni delle generazioni ti dicono beata, come tu l’hai affermato con verità (Lc 1,48). Figlia degna di Dio, bellezza della natura umana, riabilitazione di Eva nostra prima madre! Perché grazie alla tua nascita, colei che era caduta viene risollevata. (…) Se, con la prima Eva «è entrata la morte» (Sap 2,24; Rm 5,12), perché si era messa al servizio del serpente, Maria, invece, che si è fatta serva della volontà divina, ha ingannato il serpente ingannatore e introdotto nel mondo l’immortalità.
Tu sei più preziosa di tutta la creazione, perché da te sola il Creatore ha ricevuto in eredità le primizie della nostra umanità. La sua carne è stata fatta dalla tua carne, il suo sangue dal tuo sangue; Dio si è nutrito del tuo latte, e le tue labbra hanno toccato le labbra di Dio. (…) Nella prescienza della tua dignità, il Dio dell’universo ti ha amata; e, poiché ti amava, ti ha predestinata e «negli ultimi tempi» (1Pt 1,20) ti ha chiamata all’esistenza. (…) Taccia il sapientissimo Salomone; non dica più: «Non c’è niente di nuovo sotto il sole» (Qo, 1,9).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Ricordiamoci che questa perfezione di Maria, la piena di grazia, viene dichiarata dall’angelo tra le mura di casa sua: non nella piazza principale di Nazaret, ma lì, nel nascondimento, nella più grande umiltà.
In quella casetta a Nazaret palpitava il cuore più grande che una creatura abbia mai avuto.
Cari fratelli e sorelle, è una notizia straordinaria per noi! Perché ci dice che il Signore, per compiere meraviglie, non ha bisogno di grandi mezzi e delle nostre capacità eccelse, ma della nostra umiltà, del nostro sguardo aperto a Lui e anche aperto agli altri.
Con quell’annuncio, tra le povere mura di una piccola casa, Dio ha cambiato la storia. (Angelus, 8 dicembre 2021)
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